Nottingham, attori contro i cellulari a teatro per i Mondiali
LONDRA Le strade vuote, i supermercati che terminano la birra, le grida collettive di un Paese che vive 90 minuti con il fiato in sospeso: la febbre da Mondiale attanaglia l’inghilterra, insinuandosi anche nei teatri. Ne sa qualcosa il cast di Titanic - The musical in scena a Nottingham, che in occasione della partita Inghilterra – Colombia, finita ai rigori, ha dovuto sopportare l’umiliazione di una prima fila con il cellulare acceso, più interessata alle sorti della nazionale che al destino dei passeggeri del transatlantico.
«Alle due signore in platea che l’altra sera hanno commentato i rigori durante lo spettacolo — si è sfogato su Twitter Niall Sheehy, uno dei protagonisti —: siete il pubblico più ignorante che abbia mai incontrato. In futuro astenetevi dall’andare a teatro».
Le tifose in questione, infatti, non si sono limitate a sbirciare il risultato in silenzio, bensì hanno dato voce prima alla disperazione del rigore sbagliato, poi il giubilo della vittoria. Se i colleghi del musical, e di tanti teatri di Londra alle prese con comportamenti simili, hanno espresso solidarietà a Sheehy, non sono mancate le critiche. L’inghilterra per una volta potrebbe arrivare in finale, si legge sui social: non succede tutti i giorni. La nazionale, dopotutto, è la nazionale.
L’incapacità di alcuni spettatori di spegnere il cellulare è un problema che anche in Inghilterra, così come in Italia, ha interrotto le esibizioni di attori celebri. Benedict Cumberbatch, ad esempio, durante il suo Amleto al Barbican ha dovuto chiedere ai presenti di smettere di fare fotografie e filmati.
Alla Royal Opera House si racconta di spettatori con polli arrosti e calici nella borsa, mentre Kit Harington, protagonista di Trono di spade, durante il suo Dottor Faust si è ritrovato distratto dall’odore di un hamburger consumato tra il pubblico. Si può mai scusare l’utilizzo di un telefonino per conoscere il risultato di una partita? «Ci sono eventi sportivi che entrano a far parte della nostra storia», ha scritto sul Guardian Michael Simkins, attore e appassionato di calcio che ha citato la prima vittoria a Wimbledon di Andy Murray o il trionfo della nazionale di cricket contro l’australia nel 2005.
Lui stesso ha avuto difficoltà a entrare in scena con John Malkovich durante la partita tra Inghilterra e Germania di Italia 90. «Ho fatto di tutto per prendere tempo. Malkovich ha avuto pietà e mi ha dato il risultato in scena». L’inghilterra aveva perso ai rigori. Al posto della battute previste dal copione, Simkins si è accasciato per terra con la testa tra le mani.