«La7 squadra vincente Una stagione record»
Floris, Gruber, Mentana, Giletti e gli altri della rete Cairo: «Una stagione strepitosa, record di ascolti»
MILANO «Siamo reduci da una stagione televisiva eccezionale, strepitosa, con risultati che hanno riportato La7 a livelli superiori rispetto al passato. Dal 2001, da quando esiste La7, siamo arrivati al record assoluto». Urbano Cairo snocciola numeri e nomi. La7 accende la prossima stagione da dove è arrivata: con il palinsesto a regime la rete ha realizzato il 3,85% di share nel totale giornata e il 5,11% di share con quasi 1,3 milioni di spettatori medi in prime time, al sesto posto tra le reti generaliste davanti a Rete4 (3,83%).
La7 punta sul suo dna di televisione generalista con predisposizione all’attualità: «Diamo voce a tutti, alle opinioni di tutti. Non c’è bisogno che io lo chieda perché lo fanno già — riflette ancora Cairo —, ma quello che da editore chiedo ai miei giornalisti è che vengano sempre fatte tutte le domande che gli spettatori vogliono sentire, anche le più scomode». Rete4 ha appena rivoluzionato i suoi palinsesti, per molti analisti guardando proprio al modello La7, ma Cairo non è preoccupato: «La concorrenza è sempre una cosa buona, che ti stimola a fare meglio e di più. La7 ha costruito la sua affidabilità e autorevolezza, fatte di autonomia e libertà, in 17 anni, tassello dopo tassello. Non è così facile e immediato trasformare una rete che era percepita in un modo in un’altra completamente diversa. La tv è anche abitudine».
I pilastri dunque rimangono quelli consolidati. Il Tgla7 di Mentana è l’appuntamento fisso delle 20, a cui il giornalista aggiunge gli approfondimenti di Bersaglio mobile e le imperdibili Maratone che durante la stagione hanno raccolto la media del 5,5% di share, con il record nella notte dell’election day (14,3%). L’access
quotidiano invece è nelle mani di Otto e Mezzo di Lilli Gruber, l’analisi sulla politica consolidata da ormai 10 anni che nel primo semestre 2018 ha portato il programma a una media del 6,88%. Il palinsesto di prima serata si riaccende
con dimartedì di Floris, che ha chiuso la stagione con il 6,94% di share stagionale, battendo sistematicamente la concorrenza di Bianca Berlinguer. E, novità di ieri, il giornalista è stato blindato da Cairo che ha annunciato il rinnovo
del suo contratto fino al 2024. Il mercoledì tocca ad Atlantide condotto da Andrea Purgatori e dedicato alla divulgazione storica e culturale legata all’attualità; il giovedì è di Formigli e del suo Piazzapulita, talk con incursioni nei reportage dall’italia e dal mondo; il venerdì è di Propaganda Live, la politica con il taglio dell’ironia che fa riflettere, marchio di fabbrica di Zoro; la domenica è il giorno di Massimo Giletti e del suo Non è l’arena, che si è issato al 7,02% di media triplicando gli ascolti nonostante Fazio (+277% rispetto allo storico della rete alla domenica). Tornano tutti gli appuntamenti giornalieri, tra cui L’aria che tira di Myrta Merlino al mattino e al pomeriggio Tagadà di Tiziana Panella.
Il presidente di Cairo Communication e di Rcs non risparmia una stoccata alla tv di Stato: «La Rai ha risorse da canone per 1,8 miliardi di euro mentre 700 milioni arrivano dalla pubblicità: non mi sembra giusto, hanno un vantaggio incredibile. Noi fatturiamo 150 milioni e il rapporto è di 1 a 17, mentre come ascolti il rapporto scende a 1 a 6, quindi vuol dire che facciamo le cose bene. Sarebbe giusto avere pari opportunità, ne abbiamo parlato con il governo ma non ci hanno considerati, nonostante La7 faccia, e pure bene, servizio pubblico. In altri Paesi come Francia, Germania e Spagna, questa disparità non c’è». Un altro settore da normare è quello del copyright: «Bisogna tutelare il diritto d’autore perché abbiamo 3.600 giornalisti che scrivono pezzi che vengono saccheggiati dai social. E così non va bene».
In serata Cairo ha presentato la nuova stagione davanti a 600 inserzionisti, presenti il papà (a cui ha dedicato il primo saluto) e tutte le star della rete. Prima era stato Uberto Fornara, ad di Cairo Communication, uomo di numeri, a illustrare agli investitori i risultati di ascolto. Il palinsesto di La7 è fatto, ma Cairo lascia le porte aperte a ingressi last minute, «potrebbero esserci novità, qualche bel colpo». A chi pensa a Milena Gabanelli lui replica così: «Al momento non ci sono ipotesi di averla in autunno, abbiamo fatto un ragionamento insieme ma è ancora allo stato embrionale».
Il rinnovo
Per il giornalista che conduce «dimartedì» rinnovo del contratto fino al 2024
La Rai ha risorse da canone per 1,8 miliardi di euro e 700 milioni arrivano dalla pubblicità: non mi sembra giusto, hanno un vantaggio incredibile
Bisogna tutelare il diritto d’autore perché abbiamo 3.600 giornalisti che scrivono pezzi che vengono saccheggiati dai social e così non va bene