La mente da sola non esiste: voglia di comunità a Sarzana
Dal 31 agosto al 2 settembre la manifestazione ligure diretta da Benedetta Marietti che sceglie per la XV edizione un focus sui temi sociali
Che cosa significa oggi comunità? Ne abbiamo ancora bisogno? E come si può garantire la condivisione e la tolleranza senza cadere nella paura e nella costruzione di ghetti?
Per i suoi 15 anni il Festival della Mente di Sarzana (La Spezia) — il primo festival in Europa dedicato alla creatività e alla nascita di idee, in corso dal 31 agosto al 2 settembre — sceglie questo tema come indagine sul presente. «Il bisogno di comunità — spiega la direttrice della manifestazione, Benedetta Marietti — incarna in questo momento lo spirito dei tempi». Già Aristotele definiva l’uomo come «animale sociale» ma «è stato Zygmunt Bauman a ispirarci con Voglia di comunità (Laterza), in cui spiega la perdita dei confini dell’attuale società liquida e la conseguente difficoltà a conciliare sicurezza e libertà».
Un focus sui temi sociali è la novità della XV edizione, in cui interverranno oltre 60 ospiti, internazionali e non: filosofi, scrittori, scienziati, zoologi, linguisti, matematici, terranno lectio divulgative e inedite attraverso quella multidisciplinarietà che è l’anima del festival.
Aprirà il 31 agosto Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’egidio, che interverrà su Comunità o l’eclissi del noi (evento gratuito); parlerà di comunità ebraica la storica Anna Foa e di quella musulmana la scrittrice pakistana Kamila Shamsie; di Scuola, comunità, giustizia tratterà il filologo Federico Condello, mentre La comunità segreta del carcere è il tema del regista Armando Punzo. Il sociologo Stefano Allievi si soffermerà sull’immigrazione, l’antropologo Marco Aime sulla Nostalgia della comunità e la comunità intesa come utopia sarà al centro del focus su Adriano Olivetti. E poi: Giuseppe Antonelli sulla lingua come bene comune; Carlo Alberto Redi e Manuela Monti su Comunità e Dna; Mario Cucinella sull’architettura nella comunità.
Perché si possano costruire comunità migliori, bisogna partire dal futuro: per questo ampio spazio è dato ai laboratori per bambini e ragazzi (curati da Francesca Gianfranchi). Quest’anno nasce Didatticamente, workshop rivolti a insegnanti ed educatori sui temi della formazione, come Libri accessibili per una comunità inclusiva e un corso per far riscoprire l’importanza della scrittura a mano. I bambini potranno giocare con la tecnologia, realizzare un’opera collettiva, scoprire il valore aggiunto della diversità con lo scrittore Fausto Gilberti, fare passeggiate e partecipare allo spettacolo Scienza rap. Tra gli eventi, anche la mostra di disegni e acquarelli di Simo Capecchi, Taccuini nel vento.