Corriere della Sera

Candela fa il tifo «Manca Zidane ma Deschamps è il vero leader»

- Luca Valdiserri

Vent’anni fa c’era più fantasia Mbappé è bravissimo ma ancora giovane Il nuovo Dedé è Kanté 

Della Croazia temo la velocità di pensiero di Modric Ma io ho una passione per Kane

Buongiorno, Vincent Candela, campione del mondo con la Francia nel 1998: questa Francia 2018 può fare quello che avete fatto voi?

«Be’, ormai ci siamo vicini. La Francia è in finale con pieno merito dopo aver eliminato Argentina, Uruguay e Belgio, che è una squadra molto forte. Serve un ultimo passo».

Spera che la Francia vinca oppure vorrebbe restare tra i magnifici 22 che, unici nella storia del vostro calcio, hanno vinto un Mondiale?

«Io non sono egoista. Sulla gioia di quel Mondiale vinto ci ho campato per vent’anni, è arrivato il momento che la Francia ne vinca un altro».

Ma se la Francia 1998 sfidasse la Francia 2018 finirebbe 2-0 per i vecchi, vero?

«Se lo dice mi fa piacere, anche se è sempre difficile fare i paragoni. Il calcio è cambiato tanto, non necessaria­mente in meglio. Adesso mancano fantasia e velocità di pensiero, che sono state sostituite da atletismo e velocità di corsa. Noi avevamo in squadra Zidane. Lei vede un altro Zidane in questa Francia?».

Mbappé ha un altro ruolo, però promette bene...

«È bravissimo, ma è ancora giovane. La Francia del ‘98 aveva un sacco di leader: Zizou, Trezeguet, Henry, Djorkaeff, Blanc, Pires, Barthez… Dovrei fare l’elenco di tutta la squadra per non dimenticar­e nessuno».

E il leader di oggi chi è?

«Io non lo vedo. Forse Deschamps, che era un allenatore in campo già nel 1998. Parlava in continuazi­one con Aimé Jacquet, aveva le idee chiare. Si capiva che sarebbe diventato un allenatore, sapeva gestire il gruppo».

Un allenatore o un commissari­o tecnico da titolo mondiale?

«Era difficile immaginare che potesse allenare la Francia nella finale di un Mondiale, però è sempre stato un tipo molto determinat­o».

Come era il Deschamps calciatore?

«Non era alto, non saltava, non era veloce e tecnicamen­te era normale. Però aveva quello che oggi non ha quasi più nessuno: era veloce di testa, capiva dove sarebbe andato il gioco. Nella Francia di oggi il più simile è N’golo Kanté. La Croazia però ha Modric e Rakitic, un gran centrocamp­o».

Era meglio incontrare in finale l’inghilterr­a?

«Chi ci è arrivato lo ha fatto con merito. Però devo confessare che ho una passione per Harry Kane. Ha solo 24 anni, che per un centravant­i sono pochi. È un uomo squadra. Southgate ha fatto bene a dargli la fascia da capitano, perché certi doti le hai o non le hai, non è questione di età o di presenze».

Cosa deve temere la Francia?

«La velocità di pensiero di Modric».

Con le tre partite finite ai supplement­ari è come se la Croazia avesse giocato una partita in più della Francia e avrà anche un giorno in meno di riposo. Il fattore stanchezza può essere decisivo?

«È logico che essere stanchi non sia un vantaggio, però c’è il fattore entusiasmo e giocare una finale può dare energie inaspettat­e».

Che Mondiale è stato?

«Emozionant­e ma tecnicamen­te limitato. Sono uscite presto le grandi storiche come Brasile, Argentina, Germania e Spagna. L’italia non c’era proprio. Mi sono piaciute Belgio e Croazia, però non posso dire di avere visto un grande calcio, neppure dalla Francia».

Se ne può trarre una lezione?

«Visto come è andata a finire per Cristiano Ronaldo, Messi e Neymar direi che passa il concetto che non basta un campione per vincere. Sono andate avanti le squadre che hanno fatto gruppo. Per la Francia, ad esempio, è stato importante Giroud, anche se non ha quasi mai tirato in porta. Il suo lavoro è stato utile per aprire gli spazi per Mbappé e Griezmann. La stessa cosa si può dire nella Croazia per l’impegno con cui si batte Mandzukic».

 ?? (Afp) ?? Finalista/2 La Francia che ha battuto il Belgio in semifinale. Da sinistra, dietro: Pogba, Umtiti, Hernandez, Varane, Giroud, Lloris; davanti: Griezmann, Matuidi, Pavard, Kanté, Mbappé
(Afp) Finalista/2 La Francia che ha battuto il Belgio in semifinale. Da sinistra, dietro: Pogba, Umtiti, Hernandez, Varane, Giroud, Lloris; davanti: Griezmann, Matuidi, Pavard, Kanté, Mbappé
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