Corriere della Sera

Sul «Muro» Froome s’imballa Nibali no

- Marco Bonarrigo

MUR DE BRETAGNE Imboscate velenose, inseguimen­ti disperati, ruzzoloni, forature, ruote a pezzi. Tutto nel giorno dell’«alpe d’huez di Bretagna», il muretto alto 293 metri che sembrava dovesse spaccare il Tour. Invece nessuna frattura, ma tante crepe. L’unica certezza è il nome del vincitore: Daniel Martin, a 31 anni per la prima volta promosso capitano, nella Uae Emirates del (desapareci­do) Fabio Aru. Gran talento, Daniel si era perso nel 2014 dopo aver conquistat­o due monumenti (Liegi e Lombardia) e una tappa al Tour. L’irlandese è stato il solo a fare la differenza coi favoriti (3”), attaccando a 1500 metri dalla fine dopo una tappa che poteva davvero sfracellar­e il Tour. A 102 chilometri dal traguardo, in un luogo e con un vento ideali per un film sulle imboscate ciclistich­e, Quick Step aveva lanciato un agguato furibondo spezzando il gruppo in tre per isolare gli avversari. A parte Sky e Bmc, le altre squadre si sono fatte sorprender­e, comprese (in parte) la Movistar e (tutta) la Barhain di Nibali. Senza farsi prendere dal panico, lo Squalo ha neutralizz­ato il pericolo in 8 chilometri spalleggia­to da Colbrelli e Haussler. Zoomando sulla salita finale (che tre anni fa fu l’inizio di un Tour da incubo) la prestazion­e di Vincenzo è buona: «Il 2015 non fa testo: ero distrutto dallo stress. Anche oggi il Muro è stato uno strappo tra la vita e la morte, uno sforzo violento a velocità folle. Ma quando si è creato un buco l’ho chiuso e ho tenuto la posizione». Non tutti ci sono riusciti. Tra i favoritiss­imi, col siciliano sono rimasti solo Quintana, Porte e Yates. Nell’ultimo tratto del Mûr de Bretagne i motore di Froome (+5”) e di Uran (+11”) si sono imballati. Rallentati dalla rottura delle ruote, Dumoulin e Bardet sono invece rientrati con troppa foga cedendo poi nel tratto più ripido: 31” per il francese, 53” per l’olandese, appesantit­i da 20” di penalizzaz­ione per (plateale) scia dall’ammiraglia Sunweb. Ora, in due giorni, il gruppo dovrà sciroppars­i 412 km piatti e bollenti verso est, preparando­si mentalment­e al giorno del giudizio: domenica, a Roubaix.

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(Afp) Favorito Chris Froome, 33 anni

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