Migranti, primi sì dall’europa
Conte: 100 accolti da Parigi e Malta. Il ruolo di Moavero, pronti anche Portogallo e Spagna Piano di Salvini: identificazioni più veloci, patti bilaterali con i Paesi africani
Il premier Conte: primi sì dall'europa alla redistribuzione dei migranti diretti in Italia, Francia e Malta ne prenderanno 50 ciascuno di quelli salvati sue due navi. Pronti anche Portogallo e Spagna. Il piano di Salvini.
Giuseppe Conte Matteo Salvini Luigi Di Maio
I profughi in salvo su TRAPANI due navi. L’europa coinvolta e la promessa di Francia e Malta di ricollocarli. Dopo un’altra giornata ad altissima tensione il vicepremier Matteo Salvini ha voluto fare i «complimenti al presidente Conte per i risultati che sta ottenendo nella gestione dei 450 immigrati», mentre incassava anche un provvedimento che aveva fortemente auspicato: sono stati fermati i due migranti autori delle minacce all’equipaggio della Vos Thalassa.
L’annuncio della soluzione della crisi — aperta dall’arrivo di una nuova nave carica di 450 profughi al largo di Lampedusa — l’ha data lo stesso premier Conte. «Francia e Malta prenderanno 50 migranti ciascuno. E a breve arriveranno le adesioni di altri Paesi. Finalmente l’italia è ascoltata», ha scritto su Facebook. Mentre la Farnesina chiedeva aiuto agli altri governi d’europa. Una soddisfazione condivisa con Luigi Di Maio («Non si può arretrare, è auspicabile che chi arriva e chi sta arrivando
Otteniamo risultati quando i vertici Ue danno attenzione al tema migrazioni
venga redistribuito in tutti gli altri Paesi») e con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: «Più risultati in questi 45 giorni che in tanti anni».
Aveva dovuto coinvolgere i più alti vertici europei Conte, mentre il barcone si avvicinava a Lampedusa e i profughi si gettavano a mare, motivo per il quale sono intervenute una nave della Guardia di finanza italiana e un pattugliatore inglese della missione Frontex. Con una lettera a Jean-claude Juncker e Donald Tusk, Conte ha chiesto il rispetto degli accordi appena sottoscritti. E ha annunciato che chiederà «l’adeguamento immediato del piano operativo dell’operazione Eunavfor Med (la missione Sophia, ndr) in relazione al porto di sbarco, che non può continuare ad essere identificato solo in Italia». «O vengono redistribuiti o non
Complimenti al presidente Conte. Un traguardo che definirei storico
Posizione ferma In politica estera l’atteggiamento è fondamentale
L’italia non deve essere lasciata sola Come non vanno lasciate sole la Grecia e Malta Antonio Tajani
sbarcano», aveva detto Salvini. E i migranti, disidratati e allo stremo, hanno atteso a bordo le cancellerie europee.
Intanto la procura di Trapani, guidata da Alfredo Morvillo, ha fermato Ibrahim Tijani Mirghani, nato in Sudan (Darfur) nell’87 e Ibrahim Amid, nato in Ghana, perché è emerso che «usavano violenza e minaccia per costringere il comandante Corneliu Dobrescu a compiere un atto contrario ai propri doveri o, comunque, per influire su di lui. In particolare, dopo che il rimorchiatore Vos Thalassa aveva proceduto al soccorso in area Sar libica di 67 migranti» e si preparava a dirigersi verso la costa libica, i due indagati «unitamente ad altri soggetti allo stato non compiutamente identificati accerchiavano, spintonavano e minacciavano ripetutamente di morte (mimando al contempo il gesto di tagliargli la gola e di gettarlo in mare) il marinaio di guardia Lucivero Pantaleo» e «costringevano il comandante a invertire la rotta». Per entrambi anche l’accusa di aver favorito l’immigrazione clandestina dei compagni di viaggio. «Grazie», commenta Salvini dopo la notizia dei fermi.