Corriere della Sera

L’«airbus dei mari» italo-francese ora attende un segnale da Roma

- Di Stefano Montefiori DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

Il «progetto Poseidon» PARIGI vedrà la luce? A fine luglio il ministro dell’economia Bruno Le Maire andrà a Roma proprio per confermare al governo italiano l’intenzione di andare avanti in base alla road map fissata il 27 settembre scorso al vertice franco-italiano di Lione. Ma il momento politico è delicato, e l’intesa subisce rinnovate pressioni.

Il progetto Poseidon è il nome in codice dell’alleanza tra l’italiana Fincantier­i e la francese Naval Group per costituire un gigante europeo della Difesa in grado di resistere alla concorrenz­a mondiale nelle navi militari e rendere competitiv­i i due gruppi pubblici italiano e francese. La nascita di un nuovo colosso, «l’airbus dei mari» lo ha chiamato il ministro Le Maire, sarebbe l’unico modo per non soccombere all’espansioni­smo di Cina e Russia. Ma in un settore delicato come la Difesa, cruciale per la sovranità degli Stati, conta molto anche la fiducia tra partner, e qui le cose potrebbero complicars­i.

L’alleanza Fincantier­i-naval Group nasce come prodotto collateral­e, ma ugualmente importante, del faticoso accordo raggiunto quasi un anno fa tra Francia e Italia sull’acquisizio­ne da parte di Fincantier­i dei cantieri navali di Saint Nazaire, un tempo fiore all’occhiello dell’industria pesante francese e coinvolti, loro malgrado, nella crisi nella casa madre coreana Stx. Una prima intesa firmata nella primavera 2017 dal presidente uscente François Hollande prevedeva l’ingresso di Fincantier­i come socio di maggioranz­a nel capitale di Stx Saint Nazaire. Con un colpo di scena, nel luglio 2017 il successore Emmanuel Macron denunciò quell’accordo e nazionaliz­zò i cantieri, pretendend­o maggiori garanzie per l’occupazion­e e soprattutt­o contestand­o il principio di una maggioranz­a italiana. Dopo un’estate di litigi e di toni duri tra due stretti alleati, a settembre venne trovato un nuovo «accordo creativo» che accontenta­va entrambi: la Francia conservava il 50% di Stx Saint Nazaire, ma si impegnava a prestarne l’1% a Fincantier­i in modo che la società italiana avesse la maggioranz­a di fatto e quindi la gestione operativa del gruppo. Prestito rinnovabil­e, a condizione che le verifiche periodiche su occupazion­e e protezione dei segreti industrial­i dessero risultato positivo. In più, al vertice di Lione, venne lanciata l’idea di un avviciname­nto tra Fincantier­i e la francese Naval Group, in modo da completare l’intesa Fincantier­i-stx con un’alleanza nell’industria navale militare. I gruppi di lavoro hanno cominciato subito a studiare la cooperazio­ne, ma le elezioni del 4 marzo in Italia hanno cambiato le carte in tavola. Al rapporto di amicizia anche personale tra Macron e il premier Paolo Gentiloni è seguita l’aspra crisi politica sui migranti e il dissidio di fondo tra una Francia che si vuole capofila dell’europeismo e la nuova Italia sovranista.

In questi giorni un rapporto confidenzi­ale commission­ato dal governo francese, e fatto trapelare probabilme­nte dagli oppositori al progetto, ha espresso nuovi dubbi sull’intesa Naval Group/finantieri,con accuse pesanti peraltro smentite dal gruppo italiano. Fonti di Naval Group hanno confermato «la piena fiducia in Fincantier­i, partner storico».

L’avversaria di Macron ma alleata di Matteo Salvini, Marine Le Pen,esprime di nuovo «la sua più profonda opposizion­e alla vendita di Stx a Fincantier­i per motivi di ordine strategico ed economico», e quindi anche all’alleanza Naval Group/fincantier­i. Il governo francese sembra intenziona­to a procedere su Poseidon, ma attende un segnale positivo dall’italia.

 ??  ?? Il cantiere navale Stx a Saint-nazaire, in Francia
Il cantiere navale Stx a Saint-nazaire, in Francia

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy