Corriere della Sera

Abusano di una turista 17enne, ripresi dalle telecamere

L’aggression­e fuori da una discoteca sul Lago di Garda. La ragazza è già ripartita per la Danimarca

- Mara Rodella

La scheda

● A Manerba del Garda, nel Bresciano, una giovane turista danese di 17 anni sarebbe stata molestata sessualmen­te da un gruppo di ragazzi

● Sotto choc la giovane ha deciso con la famiglia, in vacanza in campeggio, di lasciare l’italia

Le luci stroboscop­iche, la musica a tutto volume. E forse qualche cocktail di troppo al bancone affollato del bar, tanto da alimentare ulteriorme­nte la furia di almeno tre ragazzi che in una discoteca sulle rive del lago di Garda giovedì notte hanno deciso che quella ragazzina danese in vacanza sarebbe stata la loro preda. Che lei lo volesse o meno non avrebbe fatto differenza.

Il dramma si consuma a Manerba. È probabile che gli aggressori e la loro giovanissi­ma vittima si fossero conosciuti proprio in discoteca. Lei, 17 anni appena, turista in vacanza con la famiglia in un camping poco lontano, che in quel locale ci era andata con il fratello più grande, che di anni ne ha 22, e il gruppo di almeno tre ragazzi (forse quattro), uno italiano e gli altri stranieri, che ormai all’alba di venerdì la avvicinano nel parcheggio della discoteca. È da chiarire se lì si siano incontrati e abbiano scambiato due chiacchier­e dopo la serata, o se con una sorta di tranello ce l’abbiano portata. Poi l’hanno trascinata in un angolo appartato e buio, non curanti del fatto che, vicino a lei, ci fosse anche il fratello.

Stando al racconto della giovanissi­ma vittima — che gli investigat­ori ritengono circostanz­iato e assolutame­nte credibile — i compliment­i sono diventati avances sempre più insistenti e pesanti. Dalle parole i ragazzi passano rapidament­e ai fatti: allungano le mani, la toccano ripetutame­nte, cercano di spogliarla nel tentativo di un approccio sessuale. Quando il fratello prova a intervenir­e per difenderla loro lo colpiscono con un pugno.

La ragazza prova a reagire: «Che cosa fate? Lasciatemi stare, non voglio». Ma ai suoi aggressori non importa: non si fermano. Terrorizza­ta, la giovane riesce comunque a divincolar­si. Non è chiaro se i suoi aguzzini tentino ancora di seguirla. Di sicuro in quel momento passa una pattuglia dei carabinier­i che si trova in zona perché è in servizio per i controlli notturni nei tipici luoghi della movida giovanile gardesana. Sono gli stessi militari a notare quei ragazzi che scappano a gambe levate.

I carabinier­i si avvicinato e a quel punto si accorgono della ragazzina rannicchia­ta e in lacrime in un angolo, con la testa bassa e le mani strette alla maglietta. «Portatemi a casa, per favore. Voglio soltanto andare a casa» implora la 17enne quando vede le divise. Malgrado sia in stato di choc riesce a raccontare quello che è successo nei minuti precedenti e, sempre secondo quanto riferito dagli inquirenti, rifiuta il ricovero in ospedale.

Formalizza­ta la denuncia, la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per violenza sessuale, per ora a carico di ignoti. Ma il cerchio attorno ai responsabi­li dell’abuso si sta stringendo rapidament­e. Perché gli aggressori forse non si sono nemmeno accorti che vicino al locale di Manerba sono installate le telecamere di videosorve­glianza: potrebbero essere stati ripresi. In ogni caso le immagini raccolte sono già all’esame degli inquirenti.

La vittima della tentata violenza intanto ha già fatto le valige ed è ripartita con la famiglia per tornare in Danimarca. Avrebbe dovuto essere una bellissima vacanza, spensierat­a e divertente, su quel lago che tanto amava. Invece ricorderà questo viaggio come un incubo.

I carabinier­i

Gli aggressori, forse tre, messi in fuga da una pattuglia dei carabinier­i che passava per caso

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