Riciclaggio, tra i 52 indagati c’è Gattuso «Non ho fatto nulla, è un atto dovuto»
Ivrea, il tecnico del Milan era fra i soci di un’azienda che per i pm serviva a trasferire denaro
La scheda
● La Procura di Ivrea ha indagato 52 persone nel corso di un’inchiesta condotta per riciclaggio, abuso d’ufficio, ricettazione e corruzione
● L’allenatore del Milan Gennaro Gattuso è uno degli indagati
L’avventura imprenditoriale di Gennaro Gattuso all’interno della società agricola Cascina Tre Olmi è durata poco più di 2 anni, ma è costata all’allenatore del Milan un avviso di garanzia per «trasferimento fraudolento di valori». L’ex campione del mondo risulta infatti indagato nell’ambito dell’operazione Perseo, condotta dai carabinieri di Torino, che ha portato in carcere l’imprenditore Pasquale Motta, 45 anni, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto il socio occulto della Cascina Tre Olmi. Secondo gli investigatori si trattava di una delle 4 aziende gestite dal discusso impresario per eludere le misure di prevenzione patrimoniale e riciclare denaro pagando fatturazioni per prestazioni inesistenti.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Ivrea, in provincia di Torino, ha portato all’emissione di altre 9 misure cautelari, mentre altri 42 indagati sono stati raggiunti da avvisi di garanzia per falso in atto pubblico, abuso d’ufficio, peculato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, ricettazione, riciclaggio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e induzione indebita.
Gattuso e il suo inseparabile amico e attuale vice allenatore del Milan Luigi Riccio sono stati fra i soci fondatori della Cascina Tre Olmi. Dal 2011 al 2013 i due ex calciatori erano titolari rispettivamente del 35% e 15% delle quote poi cedute prima del fallimento del 2014. «Non ho mai ricoperto alcun ruolo operativo, possedendo solo una quota del capitale sociale», ha detto Gattuso. Amministratore di diritto e socio di maggioranza dell’impresa, che si occupava di allevamento suini e produzione di insaccati, era l’ex sindaco di Rivarolo Canavese Carlo Bollero, che, già di fronte al curatore fallimentare, aveva dichiarato che la società era stata di fatto costituita da Gattuso e Motta. E che Gattuso avrebbe messo a disposizione dell’azienda alcuni locali di proprietà della moglie Monica Romano, a Gallarate. Per il resto non c’è traccia di Rossonero Gennaro Gattuso, 40 anni, campione del mondo nel 2006 e attuale allenatore del Milan una partecipazione attiva di Gattuso alla vita societaria, né di altri suoi rapporti con Motta, a parte una «comparsata» nel febbraio 2012, all’inaugurazione di un ristorante nel Canavese. Una frequentazione «scomoda» perché, sin dal 2008, secondo gli inquirenti, l’imprenditore calabrese avrebbe «intrattenuto rapporti con soggetti gravemente indiziati di appartenere a sodalizi criminali di stampo mafioso operanti nel Nord Italia». Gattuso ha definito l’avviso di garanzia «un atto dovuto», confermando di essere «uscito dopo un breve periodo» dalla società. Il pm Mauro Crupi lo ascolterà in autunno.
In carcere
In cella l’imprenditore Pasquale Motta: per gli inquirenti aveva rapporti con i clan