Rottamazione delle cartelle Il primato di Roma e Milano
Nella capitale adesioni per 2,4 miliardi. Il 31 luglio la scadenza della prima rata
Mentre si avvicina la scadenza per pagare la prima rata (il 31 luglio), è possibile fare una mappatura della rottamazione-bis, l’operazione con cui si potranno pagare le cartelle esattoriali senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. La misura è nata per semplificare la posizione dei contribuenti, anche se la Corte dei Conti ha espresso preoccupazione per un «buco» di 9,6 miliardi di euro in mancati versamenti.
Sono state 950 mila le adesioni alla definizione agevolata che si è chiusa lo scorso 15 maggio. Le domande rigettate sono state 32 mila, il 3,4% delle comunicazioni inviate. Il governo prevede un gettito complessivo di circa due miliardi di euro, di cui 1,6 relativi al 2018 e 414 milioni per il 2019. Ma quali sono le Regioni da cui sono arrivate più domande di rottamazione? Il Lazio guida la classifica con un ammontare lordo complessivo di 2,9 miliardi di euro che, al netto dei benefici previsti dalla legge, raggiungerà la cifra di 1,7 miliardi. Seguono la Lombardia (2,1 miliardi lordi, 1,4 miliardi netti) e la Campania (1,5 miliardi lordi, 966 milioni netti). Tra i capoluoghi di Regione il primato spetta a Roma (nel grafico, tutti i dettagli), a seguire Milano, Napoli, Bari e Torino.
L’agenzia delle Entrate-riscossione ha inviato ai contribuenti, in risposta alla domanda di adesione, la «Comunicazione delle somme dovute» che contiene anche i bollettini di pagamento in base alla scelta effettuata, oltre al modulo per l’addebito in conto corrente. Ad alcuni invece la «Comunicazione» verrà inviata entro settembre perché i contribuenti interessati dovranno prima regolarizzare vecchi piani di rateizzazione. E qui tocca entrare nei tecnicismi e fare molta attenzione alle scadenze e ai termini di pagamento: il 31 luglio è infatti la data ultima fissata dalla legge per il pagamento della prima o unica rata della definizione agevolata prevista dal Dl 148/2017 per i debiti iscritti a ruolo dal 1 gennaio al 30 settembre 2017, della quarta rata della definizione agevolata prevista dal DL 193/2016 e del saldo delle rate scadute e non pagate relative ai piani di rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016.
È molto importante scegliere cosa e come pagare: come ha spiegato l’agenzia delle Entrate, «la legge prevede che con il pagamento della prima rata della definizione agevolata, verranno revocati eventuali piani di rateizzazione precedenti. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento della prima/ unica rata della definizione agevolata anche limitatamente a quei carichi contenuti nella comunicazione che si è scelto di non pagare, la stessa non produce effetti e non è possibile ottenere nuovi provvedimenti di rateizzazione salvo che per le cartelle e gli avvisi notificati da meno di 60 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione di adesione. Potranno invece essere ripresi i pagamenti delle rateizzazioni in essere alla data di presentazione
I pagamenti
Se si decide di pagare solo alcune cartelle, per i debiti restanti la rottamazione non vale
della domanda di definizione agevolata e in regola con i precedenti pagamenti. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento delle rate successive alla prima non sarà invece più possibile proseguire eventuali precedenti rateizzazioni in quanto già revocata al pagamento della prima rata». Quindi se si decide di pagare solo alcune cartelle, bisogna considerare che per i debiti restanti la domanda di rottamazione non avrà più alcun effetto. E l’agenzia potrà procedere con il recupero dell’intero ammontare, compresi interessi e sanzioni.