Inps, subito «Quota 100»? Costa almeno 4 miliardi
Iconti degli effetti della possibile riforma delle pensioni con l’introduzione cara al ministro del Lavoro Luigi di Maio, leader dei Cinquestelle, della «quota 100» vanno fatti con l’oste Inps. E sono conti salati, quelli che ha pubblicato sul sito dell’istituto previdenziale il presidente Tito Boeri, dopo essere stati anticipati nei giorni scorsi con il relativo strascico di polemiche. I tecnici dell’inps hanno realizzato una serie di simulazioni — non essendoci ancora un testo di legge — sulle conseguenze sui bilanci dell’istituto dei ritocchi al sistema, se in vigore già dal 2019. Ed evidenziano la forte incidenza per i conti pubblici di una rivisitazione delle soglie della legge Fornero. Secondo i conti di Boeri la scelta meno onerosa sarebbe quota 100 con 64 anni minimi di età e il mantenimento della legislazione attuale per quanto riguarda l’anzianità (quindi niente 41 anni). Il primo anno si spenderebbero 4,6 miliardi in più fino ad arrivare a 8 nel 2028. Nell’arco dei dieci anni il maggior numero di pensioni va dalle 258 mila alle 450 mila l’anno. I numeri lievitano se verrà ripristinata la pensione di anzianità con 41 anni di contribuzione e quota 100 con 64 anni di età minima. Nel 2019 l’onere sarebbe di 11,6 miliardi di euro per un totale di 596 mila pensioni in più a fine anno. Nel 2028 i costi salirebbero a 18,3 miliardi e gli assegni a 1 milione. Se invece lo sbarramento fosse a 65 anni si risparmierebbero non più di due miliardi di euro l’anno. Uno scenario con quota 100 senza vincoli di età, con in più la pensione di anzianità, comporterebbe invece un esborso di quasi 14,4 miliardi già in partenza, per sfiorare i 21 miliardi annui di euro nel 2028. Gli assegni in più sarebbero 751 mila nel 2019 (oltre un milione nel 2028). Nei 10 anni considerati dall’inps si spenderebbero così oltre 190 miliardi. Solo «a partire dal 2030 gli oneri si riducono, trasformandosi in risparmi intorno al 2040. A regime gli effetti della normativa tendono progressivamente ad annullarsi».