I dati First Cisl, 383 comuni italiani senza sportello bancario Dal 2010 persi 26 mila posti
(r. que.) Ci sono oltre seimila sportelli bancari in meno in Italia rispetto a sette anni fa (-6.289), il personale di rete è sceso di 26.249 addetti e 383 comuni non hanno più neanche una banca. Il ritmo delle chiusure è stato del 18,7% contro un calo di accessi alle agenzie del 7,5%. Questo il punto sulla copertura della rete bancaria nel Paese della First, sindacato dei bancari Cisl. «In un solo anno siamo scesi da 48 a 45 filiali ogni 100 mila abitanti. Più di un quarto delle filiali perse è stato chiuso nel solo 2017». Un ritmo per il quale, se portato avanti per 15 anni, dice Riccardo Colombani, responsabile dell’ufficio Studi di First Cisl, «non ci sarebbe più alcuna presenza fisica delle banche sul territorio», dice Riccardo Colombani, responsabile dell’ufficio Studi di First Cisl. A restare sguarnite sono le aree marginali, abitate da una popolazione più anziana. E la banca elettronica non può sostituire quella fisica: «Abbiamo in media più di un contratto home banking per famiglia (sette anni fa l’avevano solo 68 famiglie su 100) e 71 imprese su 100 sono connesse online con la banca. Eppure in 26 milioni si sono rivolti a uno sportello bancario. «Le banche si sono trasformate in distributori di prodotti finanziari di massa», spiega il segretario generale Giulio Romani (foto), «come vendessero telefonini o abbigliamento, e dunque mirano a tagliare i costi. Così è inutile sperare nella ripresa dell’economia, urge una riforma socialmente utile del sistema bancario e l’occasione è il rinnovo dei contratti».