L’amore drammatico tra Ermon e Ramona Ma sono soltanto due treni a vapore
SPOLETO È una storia d’amore, ma molto particolare: due locomotive d’epoca, Ermon e Ramona, marito e moglie, due cuori che battono all’unisono tra l’allegro sferragliare su vecchi binari e lo sbuffare ritmico del vapore. Una comunione sentimentale che si declina nelle varie peripezie in cui sono coinvolti, sullo sfondo terrigno dell’unione Sovietica del dopoguerra.
Si intitola Ramona il romantico spettacolo di marionette, che ha debuttato al Festival di Spoleto, ideato e diretto da Rezo Gabriadze, un ottantenne regista teatrale e cinematografico georgiano, anche sceneggiatore, pittore e scultore. Un universo lirico, il suo, affollato di personaggi fantastici che ruotano intorno ai due protagonisti. La vicenda è ambientata nel maggio del 1945 e in quella remota stazione della provincia russa si possono incontrare un vecchio e acciaccato ferroviere, un energico capostazione dal piglio dittatoriale, la simpatica e vanitosa gallina Olga, il prudente maialino Viktor che preferisce brucare tra le rotaie piuttosto che nei boschi «perché là ci sono gli uomini con i fucili», e poi giocolieri, prestigiatori, zingare, cartomanti e funamboli di un circo itinerante. La coppia di innamorati deve separarsi: Ermon parte in missione per un lungo viaggio verso la Siberia, dove lavorerà alla ricostruzione del Paese in tempo di pace; Ramona invece resta languida su di un binario morto, in attesa trepidante dell’amato marito che tarda a tornare dalla Siberia. Un’attesa che si prolunga nel tempo e il finale è drammatico. Ramona, infatti, viene ingaggiata dai circensi per esibirsi in un numero molto pericoloso: accetta di correre sulla fune d’acciaio, perde l’equilibrio e le costerà la vita.
Il linguaggio poetico dei personaggi, collocato in un contesto semplice e ingenuo, restituisce al pubblico il tenero affresco di un mondo che non esiste più: il treno a vapore e il circo diventano simboli di una metaforica felicità perduta, che appartiene all’infanzia dello stesso regista Gabriadze.