Corriere della Sera

GENERARE SALUTE È ECONOMICO

- Di Luigi Ripamonti

Secondo quanto riportato di recente dal New York Times gli Stati Uniti si sarebbero opposti a una risoluzion­e a favore dell’allattamen­to al seno durante una riunione delle Nazioni Unite tenutasi in primavera a Ginevra in merito alla salute mondiale. Secondo il quotidiano gli Usa avrebbero voluto far approvare un testo meno tranchant. La risoluzion­e poi è passata e i rappresent­anti statuniten­si hanno precisato che «Come originaria­mente redatta poneva inutili ostacoli alle madri che cercavano di fornire nutrimento ai propri figli, perché non tutte le donne sono in grado di allattare al seno. Queste donne dovrebbero avere scelta e accesso alle alternativ­e, per la salute dei loro bambini». Non c’è industria che produca latti artificial­i che non sia d’accordo sul fatto che «breast is best» (il seno è meglio). E che nonostante questa consapevol­ezza non cerchi di fornire le migliori alternativ­e possibili per le madri che non possono allattare. Non è interesse di nessuno frapporre ostacoli alla loro disponibil­ità. Se però, ammesso e non concesso, l’opposizion­e alla risoluzion­e Onu fosse stata dettata da ragioni meramente commercial­i, sarebbe il caso di ricordare ai decisori politici che favorire le migliori condizioni di nutrimento nel primo anno di vita, non ha solo un valore sanitario. Quello che mangiamo, l’aria che respiriamo, l’ambiente in cui viviamo, gli stimoli che riceviamo, condiziona­no l’espression­e dei nostri geni, incidendo sul nostro progetto di vita e quindi, indirettam­ente , su quello collettivo. E questo vale soprattutt­o per le prime fasi del nostro sviluppo. I bambini che ricevono la migliore nutrizione sono più sani fisicament­e e dotati di maggiori capacità intelletti­ve una volta adolescent­i e da adulti hanno in genere un reddito più alto. Lo svantaggio nel primissimo periodo di formazione, a partire dal concepimen­to, non riguarda solo il «qui e ora», ma si riverbera sul «da ora in avanti» dell’individuo e della società cui appartiene.

Da non molto tempo, poi, si sa pure che molte variabili materiali (come per esempio la dieta) e psicosocia­li sono in grado di produrre alterazion­i di carattere genetico tramandabi­li ai discendent­i, sia per via materna sia paterna: dunque ricadono su diverse generazion­i successive.

Mercificar­e la salute, in generale, significa quindi essere miopi anche dal punto di vista economico e non soltanto discutibil­i dal punto di vista morale.

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