La vera vacanza: disconnettersi un po’
La chiamano: gioia di perdersi qualcosa Fa bene, ora lo dicono persino Google e Facebook
Le app
● Diverse applicazioni permettono di limitare il tempo che si passa connessi a Internet e in particolare ai social network. Per gli smartphone (sia Apple che Android) ci sono «Moment», «Timecamp» e «Instant» (che misura anche altre attività, come sonno o corsa), per il computer «Rescuetime»
● Google ha inserito lo strumento «Ricordami di fare una pausa» sulla app di Youtube (nelle impostazioni generali dell’account): attiva l’allarme se si supera un dato tempo connessi. Presto anche Google Dashboard permetterà di monitorare quanto si sta online e quanto sulle singole app
Disconnessione felice. O «JOMO», Joy of missing out: la «gioia di perdersi qualcosa» come l’hanno ribattezzata a Google. Dopo anni di abbuffate digitali e ubriacature da social network il mantra dell’estate è riequilibrare la dieta online. Connettersi meno e connettersi meglio. Staccare da internet — e non solo da mail e telefonate di lavoro — è parte integrante della vacanza per la maggior parte delle persone. E infatti il 56% degli europei in ferie vuole collegarsi meno ai social generalisti e il 54% diminuire anche la frequenza con cui condivide foto (contro rispettivamente il 41% e il 38% degli statunitensi, come risulta da una ricerca di Ipsos per Europe Assistance).
Ad annunciare la disconnessione felice come parola d’ordine per la nuova stagione era stato l’amministratore delegato di Google in persona Sundar Pichai, che alla conferenza degli sviluppatori di maggio ha contrapposta la JOMO alla FOMO, la «paura di perdersi qualcosa» («fear of missing out»), da sempre la cifra dei nostri comportamenti online. E ha spiegato che proprio per questo l’azienda ha introdotto nel sistema operativo Android una serie di strumenti per monitorare come e quanto si usano telefoni cellulari e tablet (con tanto di allarme che avverte quando si è passato troppo tempo su Youtube).
Anche Facebook ha dovuto constatare che — come dimostrano le ricerche in merito — lo stato d’animo delle persone peggiora se si passa troppo
4%
tempo sul social in maniera «passiva», cioè leggendo senza interagire direttamente con gli altri utenti. Ravvedimenti (tardivi?) da parte di compagnie che hanno fatto di tutto per convincere le persone a usare di più i loro prodotti e quindi a rimanere online. Continuerà a lavorare, anche se solo saltuariamente
Percentuale di europei che in vacanza userà meno i:
social generalisti
56% 20%
Continuerà a controllare le e-mail, senza necessariamente rispondere
10%
Risponderà alle e-mail e/o alle chiamate social per condividere foto
54%
Se oggi in Italia gli over 35 passano in media 7 ore al giorno connessi a dispositivi digitali durante la settimana lavorativa e ben 6 ore al giorno anche nel weekend (lo rivela una ricerca fatta ad aprile scorso dalla società Strive per Philips), non sorprende che per sentirsi davvero in ferie le persone vogliano «staccare» anche la connessione web.
«Stare in vacanza significa smettere di preoccuparsi — dice Giuseppe Riva, professore di Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione all’università Cattolica di Milano — ed è indubbio che i social spesso sono una fonte costante di preoccupazione, perché ci fanno temere il confronto sociale (io sono a Rimini e vedo l’amico alle Seychelles), perché ci chiedono costantemente di prendere posizione, perché con le loro ore al giorno durante la notifiche insistenti ci impediscono di concentrarci su altro, anche soltanto di leggere un libro in pace». A tutto questo ha contribuito almeno un altro fattore, secondo Riva: «Lo scandalo per l’uso dei dati personali che ha coinvolto Facebook ha reso gli adulti più diffidenti verso i social».
Che poi stare lontani dalle app di chat e condivisione sia più facile a dirsi che a farsi è un’altra questione. Nella sua guida alla JOMO estiva il New York Times raccomanda di farsi aiutare dalle applicazioni che monitorano quanto usiamo ore al giorno durante il Navigare in internet Leggere e-mail personali Usare social network Fare shopping online Chattare con gli amici lo smartphone (come «Moment»), di abituare gli altri a non aspettarsi una risposta immediata quando ci mandano mail o messaggi, e di pensare sempre alle alternative offline ogni volta che stiamo per iniziare un’attivitàconsuma-tempo online.
Se tutto questo non bastasse (ed è probabile che non basterà) ci sono metodi più drastici: togliere dal telefono l’accesso alla mail, silenziare i gruppi Whatsapp (e guardarli solo una volta al giorno), eliminare le app di Twitter e Facebook. Ma soprattutto la tentazione più forte dell’estate: Instagram. È sempre possibile caricare le foto a fine vacanza. Gli «amici» sopravviveranno anche senza vedere in diretta l’ennesimo scatto dei nostri piedi sulla spiaggia.
L’esperto
«Non c’è dubbio che i social siano spesso una fonte di preoccupazione»
I consigli
Misurare il tempo sullo smartphone e abituare gli altri a non aspettarsi risposte immediate