I piani dell’uomo azienda «Io non gioco in Cina...» Ma ci va in tour milionario
Tutti i giocatori volano in Oriente, ma ognuno ci vola a modo proprio. «Quelli della mia età — raccontava ieri Cristiano Ronaldo — di solito vanno in altri Paesi, con tutto il rispetto, Qatar, Cina. Quindi, arrivare a questo punto, in un club così grande, mi rende felice». Di andare a giocare da quelle parti, insomma, non se ne parla, o ce ne sarà il tempo, il che non significa rinunciare a farci un viaggetto. Cosa che CR7 farà, decollando domani, per il suo Individual tour griffato Nike, che già un anno fa lo portò da Pechino a Shanghai. Va in vacanza il giocatore, non l’azienda che ormai è, con logo e fatturato: l’uomo da 450 milioni di dollari (secondo Forbes) e, soprattutto, da oltre 323 milioni di follower su tutte le piattaforme. Gli adepti che sono tifosi e, va da sé, saranno clienti.
Cristiano Ronaldo è una macchina, da gol e da soldi: «Dentro e fuori dal campo, voglio essere un esempio», ripeteva. Anche di business, s’intende. E pazienza se, durante le sue meritate vacanze, se ne andrà in giro con il baffo della Nike e non con le strisce di Adidas, e della Juve, perché ormai il club è comunque associato al campione. Incassandone gli effetti: «L’acquisto di Cristiano Ronaldo ha un impatto maggiore di due finali di Champions», chiacchieravano non troppo tempo fa alcuni uomini del cda bianconero. Rende l’idea dell’impatto. Basta saperlo incanalare, tra tweet e icone. Ha iniziato subito l’ufficio brand juventino, azzeccando il marchio, sparato in rete per l’avvicinamento, di questi giorni, e la presentazione, di ieri: Cristiano, scritto in bianco e nero, e con quella t in mezzo al suo nome piegata fino a farne un 7, il suo numero.
Estate di viaggio, dunque, per CR7, facendo del divertimento un intrattenimento, se a ogni sua uscita, già un anno fa, i cinesi impazzivano. Lui si presta, da consumato attore professionista: tra palleggi in mezzo alla skyline di Shanghai e graffiti a spray nel distretto artistico 798 di Pechino. Chissà se invece sarà on the road pure la sua preparazione: «Comincerò ad allenarmi il 30 luglio, e il 12 agosto ci sarà la prima partita». Anche se prima di Villar Perosa, ci sarebbe la sfida con il Real Madrid, il 5 agosto, a chiusura della tournée negli Usa, che lui potrebbe saltare, per allenarsi. O almeno questa è la versione, sempre che gli organizzatori americani non alzino il cachet per la Juve: in fondo, l’hanno preso anche per questo.
@Maxnerozzi