Vitalizi, i 5 Stelle pressano il Senato Ma Casellati prende tempo
«Subito i tagli anche a Palazzo Madama»
MILANO Una accelerazione decisa. I Cinque Stelle — dopo l’approvazione la scorsa settimana del taglio dei vitalizi a Montecitorio — rilanciano e spostano la loro battaglia a Palazzo Madama, chiedendo una convocazione urgente del consiglio di presidenza. «Dopo la Camera, l’ ufficio di presidenza del Senato segua l’esempio e tagli i vitalizi dei senatori senza perdere alcun tempo. È un segnale di equità sociale che tutti i cittadini aspettano», incalzano i capigruppo del Movimento Francesco D’uva e Stefano Patuanelli.
La mossa
«Vogliamo battere il ferro finché è caldo», dicono alcuni esponenti M5S, spiegando così la «necessità» di insistere «prima della pausa estiva» per portare avanti la questione dei tagli anche nell’altro ramo del Parlamento. Una mossa studiata, che da alcuni parlamentari degli altri partiti viene additata come un diversivo per spostare l’attenzione dall’operato del governo Lega-5 Stelle. Dal Movimento però insistono: «Non è certo una novità, ma un atto che chiediamo da anni. Si tratta di una nostra bandiera, una lotta di principio». E in effetti, forte anche della scia mediatica scaturita dall’approvazione alla Camera, M5S cerca il blitz con Laura Bottici anche al Senato. «La delibera per eliminare per sempre i vitalizi dalla politica italiana è finalmente sulla scrivania del Presidente Casellati. Io ho avuto l’onore di consegnarla, al Consiglio di Presidenza spetta quello di rendere un po’ più equo questo paese. Tagliamo i vitalizi», annuncia su Twitter la senatrice e questore M5S. «Adesso tocca al Senato e va fatto subito. Spazziamo via questo odioso privilegio degli ex senatori», conclude il suo affondo Bottici.
Le reazioni
In realtà però dalla presidenza di Palazzo Madama filtra prudenza. L’idea, già ventilata nelle scorse settimane, è quella di procedere a una serie di audizioni preliminari per verificare eventuali profili di incostituzionalità della delibera, in modo da evitare ricorsi. Il fatto che l’entrata in vigore del taglio dei vitalizi avvenga a gennaio — rimbalza tra le indiscrezioni — avrebbe rafforzato la convinzione sì di procedere con la pratica, ma studiando con la dovuta attenzione la materia. Il pressing pentastellato — insomma — verrebbe respinto al mittente. Ma il Movimento è pronto a premere con i suoi big.
La parole
Lunedì anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è espresso a favore della riduzione dei vitalizi: pur non volendo entrare nel merito dei possibili ricorsi, ha definito il taglio una misura che mira ad eliminare privilegi. «Da oggi i parlamentari sono uguali a tutti i cittadini per quanto riguarda il trattamento pensionistico», ha concluso il premier.