Le mappe costruite con gli amici
Le mappe sul telefono hanno cambiato il nostro modo di vedere il mondo. Tutto sembra più accessibile, anche se il prezzo è spesso quello di non vedere il luogo dove siamo arrivati, e soprattutto il viaggio che ci ha permesso di arrivarci, perché abbiamo il naso infilato nello schermo.
Un sondaggio certifica come il 77% degli utenti di smartphone utilizza un’app di mappe/navigazione e di questi quasi il 70% predilige Google Maps (secondo con il 12% è Waze, sempre di Big G). Quello fornito da Mountain View è un servizio di un’utilità con pochi precedenti, la cui gratuità viene pagata dall’essere noi stessi dei beni venduti ai clienti che fanno pubblicità. Maps da un anno è poi aperta agli annunci locali, un business che quest’anno chiuderà con un giro d’affari da 19 miliardi di dollari. Un bell’utile per Google, e utile anche per noi. Una transazione win-win che però, anche qui, rischia di farci perdere il piacere della scoperta.
Ecco che in soccorso arriva il giovane sviluppatore francese Sébastien Caron e la sua Mapstr, un’app che invita a creare le proprie mappe e a condividerle con gli amici. Durante gli spostamenti, in città o in vacanza, possiamo segnalare i nostri luoghi preferiti, dalle gelaterie migliori sotto casa alla spiaggia scoperta in Sicilia. Il mondo che ci circonda torna a essere un po’ nostro. Gratuita, per ios e Android, Mapstr ha già più di 150 mila utenti attivi in 80 Paesi. Insieme hanno creato e condiviso oltre 700 mila mappe, meno scientifiche di quelle di Google ma anche meno impersonali.