Quando lo stop ai cellulari fa arrabbiare i genitori
Sono dirigente di un Liceo paritario di Genova. Nella mia scuola faccio ritirare il cellulare a tutti gli studenti, maggiorenni compresi, per poi riconsegnarli per i 20 minuti dell’intervallo, a conclusione del quale si ripete la stessa operazione. Una mattina, proprio durante l’intervallo, alcuni studenti hanno pensato di usare lo smartphone per girare un breve video, ovviamente nei locali della scuola, mentre si prendevano gioco di un compagno di classe, con il classico atteggiamento dei bulli preadolescenziali. E tale video è stato condiviso con altri compagni, appena terminata la mattinata di lezione. Qualche studente di migliori sentimenti lo ha però fatto visionare ai genitori facendo così emergere l’accaduto. Ciò mi ha permesso di individuare i responsabili, che sono stati sospesi dalle lezioni. Alcuni genitori di quella e di altre classi (specialmente del primo biennio liceale), alla luce dell’accaduto, mi hanno subito chiesto di non restituire ai ragazzi il proprio telefonino nemmeno durante l’intervallo. Il tempo di condividere tale proposta in occasione di alcuni consigli di classe, calendarizzati da tempo proprio per quei giorni, e si sono presentati nel mio ufficio altri genitori, con ben altra proposta: quella di una denuncia nei miei confronti, nel caso avessi impedito la restituzione del telefonino ai figli per la durata dell’intervallo, per abuso di potere!