Corriere della Sera

Quella scelta comoda di proteggere Raikkonen

- Di Giorgio Terruzzi

Tutto in poche ore. Dentro un fine settimana delicatiss­imo e cruciale Vettel si è mosso con impression­ante padronanza. In primo luogo ha confermato Raikkonen al suo fianco per il 2019, rimandando l’arrivo del giovane Leclerc. Una dichiarazi­one tanto esplicita quanto inusuale. Quindi, ha ottenuto una pole doppiament­e preziosa. Davanti alla Mercedes, mai così in affanno, nel giorno in cui Hamilton sbaglia, rompe e spinge a viva forza ma invano una macchina che ha smesso di fargli ottima compagnia. Lewis partirà dalla fila sette, dopo essere stato costretto a rincorrere dalla coda in Inghilterr­a; dopo il ritiro austriaco. Con addosso la disperata sensazione di veder scappar via il suo rivale, già lontano 8 punti. Sono nelle mani di Vettel le briglie del Cavallino da corsa. Stiamo parlando di un campione in piena efficienza, di un vero uomo squadra. Proprio per questo, la scelta di privilegia­re Raikkonen (terzo ieri, preceduto da Bottas) in luogo di un talento fresco, notevoliss­imo, cresciuto in casa Ferrari e palesement­e maturo, pare forse più comoda ma meno lungimiran­te per il futuro della Ferrari e per Vettel stesso. Costretto per dichiarata volontà in una sorta di solitudine. Un isolamento in battaglia che la convivenza con Raikkonen evidenzia troppo spesso e da molto tempo.

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