Come si fa a capire con certezza se la causa è un’ernia del disco?
Quando il mal di schiena diventa un compagno quotidiano o quasi, per capire da che cosa dipende non è raro che i pazienti finiscano per fare una Tac o una risonanza magnetica e scoprire qualche ernia o protrusione discale. Ecco qua servito il motivo del dolore, con tanto di soluzione a portata di mano: come non pensare che eliminare l’ernia significhi dire addio alla lombalgia?
Eppure non è detto, come spiega la fisiatra di ISICO Sabrina Donzelli: «Le ernie sono come i capelli bianchi, un segno che stiamo invecchiando. Compaiono già a trent’anni e si possono trovare anche in chi non ha mai avuto un mal di schiena: in altri termini, non tutte le ernie provocano dolore. È vero però il contrario, ovvero che il dolore può essere originato da un’ernia: in questi casi però il quadro clinico è così evidente e chiaro che non serve neppure la risonanza per confermare il sospetto». Spesso il mal di schiena da ernia è un evento acuto, di quelli che portano in Pronto Soccorso perché accanto al dolore ci sono sintomi come la perdita di forza o sensibilità agli arti, causati dalla compressione della radice dei nervi spinali da parte dell’ernia stessa.
«In questi casi l’intervento per rimuoverla può essere necessario, ma non sempre è così se il problema è “soltanto” il dolore — dice la fisiatra —. I fattori che concorrono al mal di schiena sono tali e tanti che dopo l’operazione potremmo essere ancora nella situazione di partenza».
I segnali
Di solito si aggiungono altri sintomi come la perdita di forza o di sensibilità agli arti