«A dispetto dell’antichissima tradizione sono terapie molto attuali perché ci aiutano a fare prevenzione»
La medicina termale è una delle più antiche forme di terapia e, secondo la definizione che ne dà l’oms, è da considerarsi una «medicina tradizionale». Ma ha ancora senso con tutti i progressi fatti dalla scienza, curarsi con l’acqua? «Può apparire obsoleto — risponde Umberto Solimene, presidente della Federazione mondiale termalismo e climatoterapia (Femtec) — ma se si passa dalla concezione dello Stato che si limita a curare la malattia in cui il cittadino-utente ha un ruolo passivo, alla Welfare Community (in cui se ci ammaliamo diventiamo partner della cura e se siamo sani la nostra azione di prevenzione è di beneficio anche alla comunità), le terme tornano ad avere un ruolo significativo. La salute,oggi non si identifica più semplicemente nella cura della malattia, ma anche nella promozione del benessere. È un’autentica rivoluzione che incide sui modelli di organizzazione sanitaria spostando l’attenzione dalla fase acuta alla prevenzione. E in quest’ottica — conclude Solimene — i sistemi termali italiano e francese da oltre un decennio hanno istituito Fondazioni, (FORST, in Italia) per la promozione di ricerche cliniche e di base, al fine di individuare i meccanismi d’azione e le possibilità terapeutiche delle cure con “l’acqua”».