Il Comune di Vittoria sciolto per mafia
Il Consiglio dei ministri, su proposta di Matteo Salvini, ministro dell’ Interno, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Vittoria, nel Ragusano, per «riscontrate ingerenze da parte della criminalità organizzata». È la prima volta. Il provvedimento segue la relazione della commissione prefettizia che si era insediata lo scorso settembre, dopo l’operazione «Exit poll», coordinata dalla Dda di Catania, in cui furono arrestati anche l’ex primo cittadino Giuseppe Nicosia e il fratello Fabio, allora consigliere comunale del Pd, poi dimessosi. Arresti poi annullati dalla Cassazione. Poche settimane fa, si era avuto il decreto di chiusura delle indagini. «È una macchia indelebile per la città, le indagini hanno riguardato la passata amministrazione — spiega il sindaco Giovanni Moscato — e non coinvolgono la mia, in carica solo da due anni. Sono sereno perché abbiamo fatto un buon lavoro contro mafia e illegalità». Su Twitter, il vicepremier Di Maio ha scritto: «Dedico lo scioglimento per mafia del comune di Vittoria a Paolo Borrometi, giornalista che con le sue inchieste ogni giorno combatte la mafia. Questo è il giornalismo che ci piace e di cui c’è bisogno». Emozionato Paolo Borrometi che racconta al Corriere: «Ho ricevuto tante minacce dopo alcune inchieste su Vittoria e più volte avevo invocato lo scioglimento del Comune che non è un marchio infamante per l’intera città ma solo per quanti, per le indagini della Procura di Catania, avrebbero fatto patti col diavolo, cioè la mafia».