Confalonieri lascia Mediaset ma resta presidente Ricavi a 1,8 miliardi
Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, fa mezzo passo indietro lasciando formalmente il gruppo di Cologno, di cui tuttavia manterrà la presidenza che gli è stata rinnovata dall’assemblea lo scorso 27 giugno. Il «divorzio» è stato sancito ieri durante il consiglio d’amministrazione riunito per l’approvazione dei conti trimestrali. A fronte della risoluzione del rapporto da dirigente è stato concordato un pacchetto da 15 milioni di euro di buonuscita, composto da 6,5 milioni di euro di integrazione al Tfr e 8,5 milioni di euro lordi che verranno pagati alla cessazione dell’ incarico.
Confalonieri, primo e unico presidente di Mediaset (in carica dal 1996), diventa quindi presidente «non dipendente». In concreto non cambia nulla. Confalonieri mantiene tutte le deleghe e resta nel gruppo con un contratto di collaborazione. La scelta di dimettersi da dirigente sarebbe legata a ragioni economico-previdenziali: il manager ha raggiunto il massimo e dunque non aveva convenienza, nè lui nè l’azienda, a versare ulteriori contributi per la pensione.
Quanto ai conti approvati ieri dal board, il primo semestre del 2018 si è chiuso con 1,8 miliardi di euro di ricavi, in linea con i primi sei mesi del 2017, di cui 1,34 miliardi in Italia e 507 milioni in Spagna. Determinante l’andamento dei mercati pubblicitari: in Spagna la raccolta è stata pari a 502,3 milioni, in linea con l’esercizio precedente, mentre in Italia è cresciuta del 2,2% a 1,1 miliardi, a fronte di un calo del mercato dell’1,4%. In flessione a 42,8 milioni i profitti netti, per i quali è previsto un miglioramento sull’intero 2018 sia per la nuova offerta televisiva pay sia per l’eventuale perfezionamento dell’opa sulla controllata Ei Towers.