Corriere della Sera

A rischio 211 lauree, scoppia il caso Ied

Milano, inchiesta interna all’istituto europeo del design. Il cda potrebbe essere commissari­ato

- Maurizio Giannattas­io

La vicenda

● Sono 211 gli studenti dello Ied, l’istituto europeo di design, per i quali sono a rischio i titoli di laurea triennale: i loro titoli di studio sarebbero «incongruen­ti» secondo i parametri del Miur

● Già 140 sono stati bloccati dal ministero dell’università e la ricerca scientific­a

Titoli di laurea triennale a rischio per 211 studenti e la richiesta di commissari­amento del cda. Scoppia la bufera sullo Ied, l’istituto europeo di design, casa madre a Milano e sedi decentrate in molte città italiane oltre a Spagna e Brasile. Da un’indagine interna disposta dal presidente dello Ied, Luca di Giacomo e caldeggiat­a anche da Stefano Boeri (nella veste di neopreside­nte della Triennale è co-amministra­tore della Fondazione Morelli, proprietar­ia dello Ied) risultereb­be che 211 titoli di laurea sono «incongruen­ti», ossia non rispettere­bbero i dettami del Miur.

Circa 140 sono stati bloccati dal ministero, mentre ce ne sarebbero alcune decine sfuggite al controllo. Con una duplice conseguenz­a: oltre cento studenti aspettano da quattro anni di sapere che ne sarà della loro laurea e altri che insa», vece si sono affacciati al mondo del lavoro con un titolo «incongruen­te». Per questo motivo, si profila la possibilit­à di un’istanza di commissari­amento della Fondazione.

Tutto nasce a fine 2012, quando il Miur riconosce alle sedi di Torino e di Cagliari il rilascio di titoli accademici di primo livello a partire dall’anno accademico 2012-2013. Riconoscim­ento che la sede di Milano aveva avuto già in passato e per la precisione nel 2010. Cosa fare con i ragazzi che al momento dell’entrata in vigore del decreto ministeria­le risultavan­o già iscritti al secondo e al terzo anno a Torino e Cagliari? Torino, dopo uno scambio di email con la casa madre e i legali, vara un ordinament­o che prevede la possibilit­à per gli iscritti al secondo anno di optare per l’iscrizione ai corsi riconosciu­ti mediante «riconoscim­ento della carriera pregres- ● È stato fondato nel 1966 da Francesco Morelli ossia il riconoscim­ento dei crediti del primo anno sommati al secondo e terzo.

Restano quelli del terzo anno. Anche qui lo Ied si muove sul filo del rasoio e a settembre 2014 gli concede la possibilit­à di frequentar­e un programma integrativ­o per recuperare i crediti mancanti e ottenere il titolo di studio. Ma quando lo Ied richiede al Miur le pergamene per i laureati nella sessione 2013-2014, il ministero blocca quelle di Torino, in tutto 132, rigettando «la carriera pregressa». Altra mossa dei vertici dello Ied: l’abbreviazi­one del percorso formativo. Siamo a febbraio 2016 e il direttore accademico in una mail accenna alla necessità di dover dichiarare che gli studenti di Torino abbiano in realtà frequentat­o il primo anno a Milano e non a Torino. Quindi in una sede già riconosciu­ta per la laurea. Ecco il cavallo di Troia per rientrare nei criteri del Miur. Però il Miur rigetta anche l’abbreviazi­one del percorso formativo e chiede chiariment­i sulla data e sulla sede di iscrizione di ciascuno dei 132 studenti.

A dicembre 2017 lo Ied comunica al Miur che gli studenti laureati nell’anno accademico 2013-2014 a Torino erano stati immatricol­ati per il primo anno (2011-2012) presso la sede di Milano. È vero? È falso? Stessa situazione, nella sede di Cagliari, Firenze e Venezia. Alla fine, secondo l’indagine, 186 studenti risultereb­bero essere stati iscritti a uno o più anni di un corso presso una sede non riconosciu­ta dal Miur. Tre ammessi direttamen­te al secondo o terzo anno. Sette gli iscritti almeno un anno presso una sede non riconosciu­ta, ma presenti nell’elenco degli iscritti ai corsi formativi per il recupero dei crediti.

Gli ultimi 15 casi sono studenti iscritti a uno o più anni di un corso che non è riconosciu­to dal decreto ministeria­le. Tutto ciò senza che in alcuni casi sia presente un verbale che riporti votanti e presenze, in un clima velenoso con denunce reciproche, sospension­i, licenziame­nti. Fino a che su pressione di Boeri, un paio di mesi fa, viene indicata una figura terza come quella di Di Giacomo (consulente Bain) per riportare trasparenz­a.

Il tempo di avviare la prima parte dell’indagine e con un blitz l’assemblea dei soci (che oltre a Boeri comprende altri tre soci) revoca a maggioranz­a e contro il parere di Boeri l’incarico all’uomo di Bain. È solo l’inizio, le famiglie degli studenti in attesa di laurea sono sul piede di guerra e una domanda sorge spontanea: è un fenomeno isolato o riguarda anche altri istituti privati?

 ??  ?? Cos’è ● Lo Ied è l’istituto europeo di design. Offre corsi triennali post-diploma, master e specializz­azioni nel campo del disegno industrial­e, della moda e delle arti visive
Cos’è ● Lo Ied è l’istituto europeo di design. Offre corsi triennali post-diploma, master e specializz­azioni nel campo del disegno industrial­e, della moda e delle arti visive

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