Il traghetto green più grande del Mediterraneo
In Germania il varo della nave merci dell’armatore Onorato: è per i marittimi italiani
FLENSBURG Questa non è solo la nave ro-ro più grande del Mediterraneo, questo è un manifesto politico. È una forte presa di posizione. Sono 35 mila tonnellate di ferro che oggi scendono in mare e portano il mio messaggio viaggiante e galleggiante: Onorato per i marittimi italiani». Così l’armatore Vincenzo Onorato, affiancato dai figli Alessandro e Achille, ha celebrato il varo nei cantieri tedeschi di Flensburg del traghetto per il trasporto merci Maria Grazia Onorato. Un varo spettacolare non solo per le parole battagliere dell’armatore e per la nave dipinta con i colori della bandiera italiana, la scritta sulla fiancata, «Onorato per i marittimi italiani».
Lo scafo, lungo 209 metri e super-green grazie a scrubber, sistemi di abbattimento delle emissioni capaci di azzerare l’ossido di zolfo, è scivolato in mare aperto dopo che la madrina Barbara Ugolini aveva rotto la bottiglia. Il traghetto che farà la rotta Genova–li- -vorno–catania–malta può imbarcare mezzi per un equivalente di 4 chilometri e 200 metri di camion in meno sulle strade. Inno italiano, inno tedesco e O sole mio hanno accompagnato la cerimonia. L’armatore ha così rilanciato la sua personale battaglia contro l’imbarco di marittimi extracomunitari nel cabotaggio: «La maggior parte degli armatori italiani — ha ripetuto — utilizza extracomunitari pagati poche centinaia di dollari e gode lo stesso dei vantaggi fiscali. Se lo vogliono fare allora paghino le tasse o assumano con il nostro contratto nazionale». Una battaglia, «che non vuole entrare in testa a nessuno, io vado avanti».
E su questa linea Onorato ha presentato il suo «Progetto Dignità»(con un richiamo esplicito al decreto dignità di Di Maio) a tutela degli autotrasportatori: molti rappresentanti della categoria erano presenti al varo e hanno mostrato il loro entusiasmo. Il codice etico appena presentato impegna fra l’altro la Onorato Armatori a «bandire e denunciare congiuntamente qualsiasi tentativo di “ricatto” legato alla fedeltà a una singola compagnia».