Corriere della Sera

Apple arriva prima di Google e Amazon: a Wall Street supera quota 1.000 miliardi

È la società più capitalizz­ata della storia

- di Corinna De Cesare

Una cifra che fa incrociare gli occhi: mille miliardi di dollari di capitalizz­azione. È il valore raggiunto ieri da Apple a Wall Street che in questo modo si aggiudica il titolo della prima società quotata della storia della Borsa statuniten­se a superare la soglia dei 1.000 miliardi di dollari. La compagnia fondata da Steve Jobs ha guadagnato ieri il 2,9% a 207,39 dollari per azione, portando a circa il 9% il guadagno complessiv­o accumulato da martedì quando ha annunciato utili trimestral­i superiori alle attese. E così per comprare appena tre azioni Apple, bisogna spendere più o meno la stessa cifra di un ipadpro.

Un traguardo che arriva a dieci anni esatti dall’arrivo in Italia del primo iphone, il telefono che ha cambiato i telefoni, e a 42 anni dalla nascita della società diventata simbolo e ispirazion­e di migliaia di ragazzi in tutto il mondo. Una storia che ha fatto del garage americano da cui partì tutto, una versione moderna del sogno americano dove tutto è possibile. Anche spingere il fatturato di un’azienda che nel 1997 stava per fallire, a superare il Pil di paesi come il Portogallo o la Nuova Zelanda. Quando Steve Jobs, dopo un esilio lungo oltre dieci anni, rientrò in Apple, ci fu un momento in cui l’azienda aveva in cassa risorse che l’avrebbero tenuta in vita per appena 90 giorni. Nel 1980 il debutto in Borsa e da allora le azioni dell’azienda sono cresciute di oltre il 50.000%. Il resto è storia, compresa l’evoluzione da azienda produttric­e del computer Mac a snodo cruciale della rivoluzion­e digitale. Grazie ovviamente alla figura di Steve Jobs ma anche nonostante Steve Jobs. Dalla morte del fondatore nel 2011, la Apple di Tim Cook ha quasi raddoppiat­o i profitti del gruppo, nonostante non sia ancora riuscita a creare un prodotto in grado di replicare il successo dell’iphone, le cui vendite cominciano a mostrare il passo. Nel 2006, anno del lancio mondiale del primo iphone, Apple generò un fatturato inferiore ai 20 miliardi di dollari e utili per appena 2 miliardi. L’anno scorso le vendite hanno toccato quota 229 miliardi e gli utili si sono attestati a

L’impennata

Nel 1980 il debutto in Borsa: da allora le azioni sono cresciute di oltre il 50.000%

48,4 miliardi, trasforman­do Apple nella società più redditizia del listino statuniten­se. Ora la sfida è reinventar­si oltre l’iphone per mantenere la leadership e respingere l’assalto dei nuovi colossi come Google e Amazon. L’ultima trimestral­e ha sì premiato i risultati oltre le attese ma ha anche evidenziat­o la sofferenza dello smartphone. Il colosso di Cupertino ha giocato d’astuzia: meno unità vendute ma a prezzo più alto (iphone X a mille dollari) e più diversific­azione: tra aprile e giugno, i servizi come Apple Pay e Apple Care sono cresciuti del 31% anno su anno e hanno portato nelle casse di Cupertino 9,5 miliardi. Ma l’iphone pesa ancora il 56% sul fatturato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy