«Love Island» inglese: molto più ironico di «Temptation»
M entre in Italia è finito «Temptation Island», il docu-reality che meglio di ogni altro programma rappresenta il «pensiero» di Maria De Filippi (la migliore interprete 2.0 del mito della borgata pasoliniana), da mesi in Inghilterra si discute molto di «Love Island».
In onda su ITV2 da fine maggio, ogni sera alle 9 il programma racconta gli ultimi gossip all’interno della villa, con il commento ironico della voce fuori campo di Iain Stirling.il format è ambientato in Spagna in un contesto balneare che agli inglesi suona come location esotica.
Ma la cosa più interessante è che il programma è diventato un fenomeno di costume per almeno tre aspetti.
Ascolti: «Love Island» ha portato a moltiplicare in modo esponenziale la media di ITV2. E, da questo punto di vista, è molto simile al successo di «Temptation Island».social: in rete, «Love Island» è più discusso di «Games of Thrones». La app che avvisa in tempo reale su ciò che accade nella villa è la più scaricata nel Regno Unito. Vita reale: fra i gli incliti e i colti, non si parla d’altro, e non solo tra i più giovani.
Alcuni modi di dire usati nel programma sono diventati virali. I protagonisti non sono celebrità ma lo diventano appena escono dal reality: tutti belli (modello Barbie e Ken), alcuni anche intelligenti e sensibili, altri meno (una concorrente è diventata celebre per non sapere cos’è la Brexit).
A differenza di «Temptation Island», «Love Island» è pieno di leggerezza e ironia: le coppie si incontrano per la prima volta nel reality e non hanno pregressi «pesanti». L’approccio è comunque piuttosto maschilista (gli uomini scelgono), ma le ragazze non sono solo prede, perché dirigono anch’esse il gioco in un vortice di gossip, voltafaccia e ritorni di fiamma.
Insomma, si può raggiungere il successo anche senza essere esteticamente rassegnati.