Le immagini della Var anche sui maxischermi
Il punto 5 della circolare numero 11 del 6.7.2018 pubblicata ieri pomeriggio dalla Lega di serie A potrebbe segnare (o forse no, vedremo) un punto di svolta, un cambiamento epocale, l’inizio di un nuovo modo di vivere il calcio: la Var sarà infatti visibile sui maxischermi degli stadi. Gli spettatori potranno così vedere le azioni dubbie prese in esame dall’arbitro, dopo che questo avrà preso la sua decisione, esattamente come avveniva ai Mondiali. Attenzione: si tratta di una facoltà e non di un obbligo, quindi magari non tutti gli impianti saranno già organizzati fin da subito, anche se l’orientamento dei 20 club è farsi trovare pronti. Ad ogni modo scopriremo abbastanza presto quale sarà la reazione del pubblico e soprattutto se la novità porterà realmente a un cambio di modello culturale, che è poi l’obiettivo. Di sicuro nulla sarà più uguale, così come è sotto gli occhi di tutti che nulla è più uguale da un pezzo, da quando cioè ormai quasi un anno fa il calcio italiano è stato rivoluzionato dalla Var, diventando un progetto pilota per tutto il pianeta. Il risultato è stato estremamente positivo: meno errori, meno polemiche. Che non saranno sparite del tutto, come del tutto non spariranno mai gli errori, chiaro, ma è un dato di fatto che la grande novità tecnologica abbia nei suoi primi dodici mesi convinto la gran parte degli scettici. Il resto lo ha fatto appunto il successo del progetto al Mondiale: è stata proprio la Fifa infatti a suggerire il replay sui maxischermi all’italia. Le direttive sono precise, innanzi tutto le immagini potranno essere trasmesse «una sola volta e mai in fase rallentata». Anche le casistiche sono definite, soprattutto su ciò che non si può fare: esclusa «ogni immagine che possa avere un impatto sullo svolgimento del gioco; possa essere considerata come controversa nella misura in cui è probabile incoraggi qualsiasi forma di disordine pubblico; possa mostrare un qualsiasi disordine; possa criticare, compromettere o danneggiare la reputazione, la posizione o l’autorità dell’arbitro, dei calciatori e/o di qualsiasi altra figura presente allo stadio». Dopo il fuorigioco in 3D ecco quindi l’altra grande novità della fase-2 dell’epoca Var. Che al momento è però senza responsabile visto che l’apprezzatissimo Roberto Rosetti ha preso il posto di Pierluigi Collina come designatore dell’uefa. Al momento non è ancora stato individuato un sostituto. Ma rispetto alla potenziale portata della circolare numero 11, è un dettaglio.