«Il Carroccio fermi la deriva Così non posso assumere»
«Io non assumo più nessuno. Piuttosto prendo lavoratori interinali». Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia, non usa mezzi termini per far capire quali conseguenze avrà sulle imprese il decreto Dignità.
Perché usa questa «minaccia»?
«Faccio solo una constatazione. Se ai contratti a tempo determinato riduciamo la durata, imponiamo le causali e li facciamo costare di più, mi dica lei perché un imprenditore dovrebbe farvi ricorso».
Tutto sbagliato, tutto da rifare, allora?
«Sì, il governo doveva creare le condizioni per semplificare la vita delle aziende e invece ce la sta complicando».
Lei parla di cultura antiindustriale. Si riferisce solo al M5S o anche alla Lega?
«La Lega deve stare molto attenta a non farsi irretire. È indubbio che nella società c’è un sentimento antiindustriale,
ma la politica non può farsi condizionare se vuole far crescere il Paese. Purtroppo, vedo tanti parlamentari farsi ammaliare da slogan che non ci porteranno lontano. Se mettono in ginocchio le imprese siamo rovinati».
Pare molto preoccupato.
«I provvedimenti che il governo sta varando creano una grande mancanza di fiducia. Non lo si avverte solo nel Veneto, anche qui in Lombardia c’è forte preoccupazione tra i miei colleghi. Non facciamoci illusioni: se questo è il primo passo, dietro l’angolo c’è il rischio di piombare nel caos».
Ha provato a sottoporre i suoi dubbi a esponenti del governo?
«Con rappresentanti del M5S non ho mai parlato. Con i leghisti, molto presenti dalle mie parti, ho provato. Quando ci parli singolarmente pare che ti ascoltino, ma poi prevalgono altre logiche. Io non faccio politica ma mi aspetto dalla Lega una forte reazione a questa deriva per ridare fiducia ai cittadini. Altrimenti, il futuro è nero».