Gli 80 anni di Giorgetto Giugiaro, la matita magica
Sua è l’alfasud, la Panda e la Grande Punto. Solo per ricordare alcuni dei modelli più popolari firmati da Giorgetto Giugiaro (foto), che oggi compie 80 anni. Un’icona internazionale del design, che ha fatto conoscere al mondo l’italian style. Mesi fa aveva detto che con GFG Style, l’atelier fondato insieme al figlio Fabrizio dopo l’addio a Italiadesign, avrebbe realizzato un’auto elettrica. È nata «Sibylla» — il cui nome è un omaggio alla madre Maria Sibilla —, che è stata presentata al Salone dell’auto di Ginevra nel marzo scorso e oggi è in mostra insieme ai bozzetti originali a Garessio, la città natale di Giugiaro. Il «Designer del Secolo», come è stato consacrato nel 1999 da una giuria di super esperti, è un artista poliedrico e per il suo compleanno ha donato alla Chiesa di San Giovanni Battista del paesino piemontese un quadro, di grandi dimensioni, ispirato alla rappresentazione teatrale che dal 1700 il paese dedica ogni 4 anni alla Passione di Cristo. «Mi è sembrato giusto festeggiare questo mio importante anniversario proprio con le persone più care — ha raccontato Giugiaro — e lasciare una mia testimonianza al luogo a cui sono più legato. A Garessio vengo molto spesso, qui pratico il mio hobby, il motoalpinismo, qui ho gli amici di sempre». La carriera di Giugiaro è iniziata negli anni Cinquanta, ancora giovanissimo, al Centro stile della Fiat, per poi passare alla Bertone. Nel 1968 fondò Italiadesign, ceduta nel 2010 alla Volkswagen. La «matita magica» non ha però disegnato solo auto. Alcune sono entrate nell’immaginario collettivo la sua De Lorean DMC-12 (l’auto di «Ritorno al futuro») o la Giulia GT, e la Hyunday Pony ha aiutato i sudcoreani a espandersi nei mercati mondiali. Giugiaro ha disegnato anche il maccherone Marille della Voiello, l’ampolla per l’aceto balsamico di Modena dop e due bottiglie per l’acqua S. Bernardo.