Facebook alle banche: a me i dati sui clienti Il no di Jpmorgan
Il colosso di Mark Zuckerberg avrebbe chiesto alle maggiori banche americane di condividere informazioni finanziarie sui propri clienti per poter offrire nuovi servizi ai propri iscritti. Secondo quanto riporta il«wall Street Journal», tra i dettagli richiesti a colossi finanziari come Jpmorgan Chase, Wells Fargo, Citigroup e U.S. Bancorp ci sarebbero anche le transazioni con carta di credito e il controllo dei propri conti correnti online. Le banche fino ad oggi hanno espresso riluttanza a cedere controllo dei propri dati a soggetti esterni, preferendo mantenere la propria clientela sulle loro piattaforme.
Questa preoccupazione è la ragione principale che ha spinto Jpmorgan a ritirarsi da questi colloqui, secondo il «Wsj». Trish Wexler, portavoce del colosso bancario ha spiegato al quotidiano americano che «non condivideremo mai con queste piattaforme i dati dei nostri clienti sui loro acquisti offline. Per questo abbiamo dovuto dire di no». La rivelazione del quotidiano statunitense arriva mentre la società californiana deve affrontare diverse indagini riguardanti i suoi legami con la società di analisi web Cambridge Analytica per l’accesso ottenuto da quest’ulti- ma ai profili di 87 milioni di utenti senza il loro consenso e dopo che lo scorso mese ha perso più di 12o miliardi di dollari in un solo giorno. Tra gli obiettivi di Facebook la creazione di una nuova app per mostrare agli utenti i movimenti del proprio conto corrente e aiutarli a scovare possibili truffe online. Immediata la risposta dell’azienda di Menlo Park: Elizabeth Diana, direttrice delle comunicazioni del colosso dei social network, gli utenti non devono temere per la propria privacy. «Non usiamo i dati acquisiti dalle società bancarie per promuovere degli ad» ha detto Diana al «Wall Street Journal», che aggiunge «non abbiamo accordi speciali sottobanco con nessuno dei soggetti che operano nel mondo della finanza per scopi commerciali. Come altre compagnie digitali, parliamo periodicamente con le istituzioni di questo mondo per capire come migliorare l’esperienza degli utenti nelle transazioni commerciali sulla rete, come ad esempio la creazione di un miglior customer service».