Europei, bronzo della Paternoster e la diciannovenne oggi insegue il tris
Di Letizia Paternoster (foto), trentina (di papà australiano), 19 anni appena compiuti, il c.t. del ciclismo femminile Dino Salvoldi dice: «In pista è una belva. Non ho mai visto nessuno capace di buttarsi nella battaglia come lei, senza timori reverenziali e con una naturalezza incredibile. Può diventare una grandissima». E con il bronzo conquistato ieri notte nell’omnium ai campionati europei di Glasgow, dietro a due mostri sacri come l’olandese Wild e l’inglese Archibald, che la sovrastano fisicamente, Letizia ha mostrato di che pasta è fatta. Lei che fino allo scorso anno era ancora juniores (categoria dove ha vinto 5 ori mondiali e 9 europei in cinque discipline diverse) ha zigzagato tra le avversarie come fossero birilli nella corsa a eliminazione e in quella a punti, agguantando il bronzo nell’ultima prova. Tutto questo tre giorni dopo aver trascinato il quartetto dell’inseguimento all’argento. Fresca di maturità scientifica, da poco passata professionista con la kazaka Astana, Letizia vola anche su strada: ad aprile ha conquistato in volata il prestigioso Trofeo Liberazione sulle strade di Roma. Tra le cicliste azzurre più amate sui social (grazie a quasi 50 mila follower su Instagram), Paternoster potrebbe essere schierata oggi nella prova a coppie del Madison che chiude una rassegna iridata dove le azzurre stanno facendo una straordinaria figura.