Il Mistero infinito della parabola del «Corsaro»
A 25 anni dalla morte del tycoon, esce «Icarus, ascesa e caduta di Raul Gardini»
I Misteri d’italia sono un po’ come gli Ufo: c’è sempre qualcosa che resta non identificato, perciò manca una risposta certa all’interrogativo che potrebbe portare a una soluzione riconosciuta e «storica». Perciò l’attenzione resta magari sopita per un certo tempo, e poi si riaccende. Uno dei Misteri d’italia per eccellenza è la storia che ha come interprete principale uno dei nostri imprenditori più visionari: Raul Gardini. E un quarto di secolo dopo la tragica mattina del 23 luglio 1993 in cui «il Corsaro» viene ritrovato morto (suicidio o no?) nella sua residenza di Piazza Belgioioso Matteo Cavezzali riprende il filo della lunga story in Icarus, Ascesa e caduta di Raul Gardini, edito da minimum fax. L’autore usa i registri della narrazione e dell’inchiesta giornalistica senza nascondere la motivazione che lo ha spinto a cimentarsi in un nuovo testo relativo a una vicenda sulla quale sono già stati consumati «silos» di inchiostro: lui, che è nato e vive a Ravenna, non è mai riuscito a «togliersi di mente» quell’epoca di fasti e rovine, l’ascesa e la caduta dell’impero Ferruzzi.
Proprio per questo il libro si salva in fondo dalla domanda clou: c’è la prova «definitiva» che consente di affermare se si è suicidato o lo hanno ucciso? Ancora, dopo 25 anni, incongruenze, imprecisioni, versioni discordi, impediscono il passaggio a una verità accertata e incontrovertibile. Su quel colpo (anzi i due colpi) è difficile cancellare qualsiasi dubbio. Nel Mistero Gardini c’è troppo: la sua morte e quella di almeno altre quattro persone (Cavezzali indica, oltre a Gardini, Franco Piga, Sergio Castellari, Gabriele Cagliari, Lorenzo Necci) coinvolte nella storia monstre di Enimont che ha portato alla «madre di tutte le tangenti; la politica e i partiti; le banche e la finanza italiana e internazionale; la mafia; la massoneria; i servizi segreti; le divisioni che hanno disegnato una dinasty familiare; le visioni industriali; le incursioni in Borsa e le scalate. C’è così tanto che spiccano nel libro una fonte che ha voluto restare anonima e che parla dell’adesione poco adesiva di Raul alla massoneria e il lungo colloquio con Leo Porcari, guardia del corpo-assistente di Gardini. Il quale afferma: «Gardini è stato ucciso, ne sono più che sicuro». Ma il Mistero resta.