Corriere della Sera

Nuova scossa in Molise Crepe e gente in strada Avvertita fino a Napoli

Zona a rischio medio-alto. Circa 20 repliche in due ore

- Fiaschetti, Virtuani

In Molise la terra è tornata a tremare. Una nuova scossa si è registrata, nella serata di ieri, ancora con epicentro nella zona di Montecilfo­ne, a una trentina di chilometri da Campobasso. La scossa è stata di magnitudo 5.1 ed è stata avvertita anche a Napoli, nel Lazio, Puglia ed Abruzzo. Paura nelle zone colpite. La gente si è riversata per le strade. Numerose le segnalazio­ni di danni alle abitazioni, crepe nei muri, crolli di cornicioni e balconi lesionati. Alle 22.22 una nuova scossa, sempre nella stessa zona. Un terremoto si era registrato anche lo scorso 14 agosto.

I terremoti di ieri sera e del 14 agosto in Molise nella zona di Montecilfo­ne sono stati una sorpresa?

L’area colpita si trova in una zona notoriamen­te sismica. Nel passato sono avvenute scosse anche più intense. Lo scorso 25 aprile nella stessa area venne registrato un terremoto di magnitudo 4.3, poi per i mesi successivi sino all’altro giorno non si sono registrati episodi particolar­mente significat­ivi. Il terremoto di ieri è stato anche più superficia­le: l’ipocentro è stato posto a una profondità di 9 chilometri, mentre quello del 14 agosto è avvenuto a 19 chilometri sotto la superficie.

Si tratta di una zona a elevata sismicità?

Storicamen­te i terremoti in quell’area non oltrepassa­no una magnitudo intorno a 5.5 e si può quindi classifica­re come zona a sismicità medio-alta. Montecilfo­ne si trova però non molto lontano da San Giuliano di Puglia, dove il 31 ottobre 2002 una scossa di 5.7 gradi provocò anche il crollo di una scuola per un totale di trenta vittime.

Di solito la prima scossa è la più forte, invece quella di ieri sera di 5.1 (magnitudo momento, 5.2 di magnitudo Richter), è stata più forte di quella di due giorni prima (4.6).

Si tratta di un fatto anomalo?

Nelle sequenze sismiche a volta la prima scossa è quella più intensa, ma non è sempre così. Per esempio nel caso dei terremoti dell’italia centrale del 2016, i sismi con epicentro intorno a Norcia in ottobre furono più forti di quelli di fine agosto dell’area Accumoliam­atrice. Ogni area sismica fa storia a sé, anche se sono adiacenti. Occorrono studi molto accurati prima di poter fare un’analisi complessiv­a della sismicità locale. Che cosa sappiamo finora della sequenza sismica in corso in Molise? Siamo di fronte a uno sciame negli scorso verificate sismico. vicine ultimi aprile del in di terremoto un giorni le Dai tipo rotture sistema dati trascorren­te, e in raccolti si dello di occasione sono faglie terreno cioè con caratteriz­zati movimenti del da un’elevata Queste componente faglie hanno orizzontal­e. direzione prevalente estovest. Sono faglie simili che hanno più o meno le stesse caratteris­tiche e anche gli epicentri sono vicini. È difficile dire parallele. se la rottura è avvenuta su una singola faglia o su più faglie

Ci saranno altre scosse, anche più forti? Al momento non possiamo

escluderlo, perché tutta l’area sismica è stata attivata. Comunque ci sono già state diverse altre scosse successive a quella principale delle ore 20.19 che ha generato uno scuotiment­o pari al VI grado della scala Mercalli. Circa due ore dopo è avvenuta un’altra scossa di magnitudo 4.5 a profondità di poco superiore a 9 chilometri. I tecnici dell’ingv sono al lavoro per identifica­re tutti gli epicentri successivi per formare un quadro dettagliat­o e completo. Ma all’inizio ci si concentra sul terremoto più importante.

Si possono prevedere i terremoti? Attualment­e no, dobbiamo lavorare sulla prevenzion­e delle aree che sappiamo essere più a rischio e, nelle zone colpite, attuare i piani di emergenza. (Alle domande del Corriere della Sera ha risposto Concetta Nostro, sismologa dell’ingv-istituto nazionale di geofisica e vulcanolog­ia).

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy