Corriere della Sera

«Soldi dai Benetton». Lite Di Maio-pd

Il vicepremie­r: i vecchi governi venivano finanziati L’ira di Renzi: attacchi squadristi, mai preso un soldo

- Di Maio Investimen­ti su nuove strade ITALIA Al. T.

dROMA Soldi dati al Pd perché venisse rinnovata la concession­e autostrada­le al gruppo. L’accusa arriva da Luigi Di Maio, che attacca il Partito democratic­o reiteratam­ente, prima parlando di partiti di governo, poi di Pd, poi di fondazioni. La replica dell’ex segretario dem Matteo Renzi è durissima e viene evocata anche una querela. Maurizio Martina, attuale segretario del Pd, è furente e si riferisce anche alle condivisio­ni via social network: «Contro gli attacchi infamanti e gli squadristi, passeremo presto alle vie legali».

Il primo affondo arriva martedì sera, quando al Tg2 Di Maio spiega: «Questo governo non ha preso soldi dai Benetton e da quelli di Autostrade per l’italia che hanno finanziato le campagne elettorali di tutti i partiti, tutti i partiti del governo del passato». Renzi replica con un lungo post, nel quale dà del «bugiardo» e dello «sciacallo» a Di Maio: «Il mio governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, né quella del Pd, né la Leopolda».

A seguire arriva un nuovo attacco di Di Maio, che stavolta allarga il tiro: «Renzi dice che Benetton non ha finanziato il Pd né la Leopolda. Non dice niente delle altre fondazioni legate a doppio filo col suo partito. La sua parola per gli italiani vale zero». E poi: «Pubblichi tutti i nomi dei finanziato­ri del Pd dalla sua nascita a oggi e di tutte le fondazioni ad esso collegate. Carta canta. Inizino spiegando il perché dell’emendament­o vergogna nella legge di bilancio del 2017 che permette ai concession­ari delle autostrade di moltiplica­re ulteriorme­nte gli strepitosi guadagni ottenuti al casello facendosi in casa, con le proprie aziende, Slovacchia Turchia Ungheria Sud Corea Norvegia Estonia Lettonia Nuova Zelanda Giappone Lituania Finlandia Repubblica Ceca Polonia Francia Islanda Lussemburg­o Svezia Messico Canada Danimarca Gran Bretagna

Slovenia Irlanda Belgio Austria una bella quota dei lavori di manutenzio­ne senza dover ricorrere alle gare. O il perché del regalo miliardari­o dell’allungamen­to delle concession­i che inserirono in una notte nello Sblocca Italia del 2015. Tanti, troppi favori da giustifica­re. Se non ci diranno perché, lo scopriremo noi».

Paolo Gentiloni la mette così: «Il teatrino di proclami, minacce, insulti e baggianate è insopporta­bile. E che il governo lo alimenti è inaudito». Mirella Liuzzi, M5S, insiste: «Renzi pubblichi l’elenco dei finanziato­ri Pd (e fondazioni), così vediamo se tra questi ci Paesi Ocse selezionat­i, 2015, % del Prodotto interno lordo sono anche i Benetton».

Ma tra i danni collateral­i dell’attacco dei 5 Stelle c’è la Lega. Perché Matteo Orfini chiede: «La richiesta di trasparenz­a sulle fondazioni vale anche per la Lega?». E, come fanno notare in diversi, tra cui il direttore del Tg La7 Enrico Mentana, nell’unica donazione nota e pubblica, che si riferisce al 2006, il Carroccio risulta destinatar­io, insieme agli altri partiti di centrodest­ra e di centrosini­stra di 150 mila euro, versati dalla società Autostrade per l’italia.

A me la campagna elettorale non l’ha pagata Benetton, col governo possiamo recedere

Un unico finanziame­nto è noto. Si riferisce al 2006, quando la Società per le Autostrade, presieduta allora da Vito Gamberale, decide di versare 1,1 milioni da dividere equamente tra i partiti (150 mila euro anche alla Lega). Obiettivo, ingraziars­eli in vista del dibattito sulla fusione tra Autostrade e la società Albertis (che poi non ci fu, anche se è in campo ancora oggi). E da allora? Federico Sartor, che cura le relazioni della famiglia Benetton, esclude versamenti: «Mai pagato un centesimo né direttamen­te né indirettam­ente a partiti e fondazioni». E Autostrade per l’italia e Atlantia (che la controlla)? Anche da loro arriva una netta smentita: «Sono fake news. Dopo il 2006, è entrata in vigore una policy che ci vieta donazioni a partiti o fondazioni. Si può verificare facilmente: basta guardare i nostri bilanci, che sono pubblici».

 ??  ?? In strada Genova, gli sfollati in attesa di recuperare oggetti personali dalle proprie case a ridosso del ponte crollato(Agf)
In strada Genova, gli sfollati in attesa di recuperare oggetti personali dalle proprie case a ridosso del ponte crollato(Agf)

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