I cornicioni caduti e la fuga in strada Un altro terremoto, panico in Molise
Epicentro a Montecilfone: 5.1 la magnitudo. Circolazione sospesa su alcune linee ferroviarie
La paura
Il sisma è stato avvertito anche a Roma, Napoli, Bari e in tutto l’abruzzo
La terra torna a tremare in Molise. Due nuove scosse — la prima di magnitudo 5.1 alle 20,19, la seconda di 4.5 alle 22,22 — con epicentro a Montecilfone, (Campobasso): a meno di 48 ore di distanza da quella registrata la notte tra il 14 e il 15 agosto nella stessa zona, considerata a pericolosità medio-alta. Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni, Acquaviva e Campomarino i comuni nei quali il sisma è stato avvertito più distintamente dai cittadini. Per precauzione il transito dei convogli su alcune linee ferroviarie (Ortona-foggia e Variano-campobasso-termoli) è stato sospeso, per consentire le verifiche da parte di Rfi. Controlli anche alla diga del Liscione e al viadotto sulla Statale 87 che attraversa il bacino. Numerose le segnalazioni di danni alle case — crepe nei muri, crolli di cornicioni e balconi lesionati — ma dalle prime verifiche di vigili del fuoco e Protezione civile non risultano feriti, tranne una donna di Larino colpita da uno specchio andato in frantumi.
Il terzo movimento tellurico in due giorni, percepito anche nelle regioni limitrofe (Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia), ha scatenato però il panico. «Ha una dinamica simile a quella del terremoto a San Giuliano di Puglia del 2002», ha spiegato il presidente dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Carlo Doglioni. Gli abitanti delle zone più vicine all’epicentro sono scesi in strada, malgrado l’appello del governatore Donato Toma: «I molisani devono recuperare la tranquillità il prima possibile perché, nonostante lo spavento legittimo, per ora non si registrano che lievi danni e crepe, ma nessun ferito. La Protezione civile è all’opera su tutto il territorio». L’ansia però è tanta sebbene gli esperti rassicurino che eventi così ravvicinati nel tempo non siano affatto un’anomalia. Tempestati di telefonate i centralini di pompieri e forze dell’ordine, mentre una donna rimasta bloccata in ascensore a Termoli è stata ricoverata in ospedale per lo choc. A Petrella Tifernina un’anziana si è sentita male dopo aver sentito il pavimento vibrare.
La paura del terremoto si è diffusa anche a Napoli: la sala operativa dei vigili del fuoco è stata presa d’assalto ma, a parte qualche cedimento di intonaco, non si sono riscontrati danni significativi. Nelle zone confinanti dell’abruzzo, in particolare nel Vastese, centinaia di persone tra cui molti turisti si sono radunati in strada. Psicosi anche in Puglia, dove la scossa si è sentita in particolare a Bari, Bitritto e Canosa. A Roma il terremoto è stato avvertito soprattutto nel quadrante Est.