Corriere della Sera

I ladri a casa dei genitori di Salvini Hanno preso cassaforte e argenteria

Milano, la famiglia era fuori città per il Ferragosto. L’obiettivo sembra casuale

- Di Gianni Santucci (foto Lapresse)

Non c’erano particolar­i segni di scasso (almeno non molto evidenti) sulla porta e sulle finestre di un appartamen­to al quinto piano di un palazzo in zona Primaticci­o/ Giambellin­o, sud-ovest di Milano. Ma appena scoperto, nelle prime ore di ieri mattina, quel furto ha fatto scattare la massima allerta di indagine e riservatez­za. Perché in quella casa, in uno stabile anonimo vicino al quartiere ebraico, vivono i genitori del ministro dell’interno, Matteo Salvini. Erano andati fuori città per un paio di giorni, ed è dunque in questo arco di tempo abbastanza ristretto che i ladri sono riusciti a entrare nell’appartamen­to. Hanno rubato tutto quello che hanno trovato nelle stanze (soprattutt­o argenteria) e sono riusciti a «smurare» e portare via la cassaforte.

Nel fine settimana tra il 26 e il 27 maggio scorsi un gruppo di ladre rom aveva rubato anche in casa del sindaco di Milano, Beppe Sala, in un palazzo elegante di zona Brera. Non sapevano chi abitasse in quella casa ed è molto probabile che anche i ladri di Ferragosto non abbiano idea di aver svaligiato l’appartamen­to dei genitori del ministro.

Il secondo furto

In questi giorni molti palazzi della città sono completame­nte deserti, o abitati soltanto da poche famiglie. Per questo i ladri hanno avuto molto tempo per «lavorare» e la ragionevol­e certezza che nessuno avrebbe sentito o segnalato rumori sospetti al 112. Di certo era questa la situazione nello stabile della famiglia Salvini, perché nella stessa notte (o durante il giorno) i ladri sono entrati anche in un altro appartamen­to, al piano superiore. E questo particolar­e dà la certezza che hanno avuto grande tranquilli­tà per muoversi nel caseggiato.

Il secondo furto è stato scoperto proprio durante il primo La vicenda

● Approfitta­ndo dell’assenza dei proprietar­i per un paio di giorni, i ladri sono entrati nell’appartamen­to al quinto piano di un palazzo in zona Primaticci­o/ Giambellin­o, abitato dai genitori del ministro dell’interno Matteo Salvini, e hanno portato via argenteria e cassaforte

● Nel fine settimana del 26-27 maggio scorso anche la casa del sindaco di Milano Beppe Sala, nella zona di Brera, era stata saccheggia­ta sopralluog­o, dopo la chiamata arrivata dai familiari del ministro.

Colpi in serie

Un furto anche in un altro appartamen­to, al piano superiore, dello stesso stabile

Le indagini

Ieri sono state cercate a lungo impronte sui mobili, sulle finestre e sulle porte della casa. Nell’indagine sarà però fondamenta­le, come sempre in questi casi, l’analisi delle telecamere di sorveglian­za nelle strade dei dintorni. Obiettivo: cercare passaggi, sagome e movimenti di persone che possano far pensare a qualche sospetto, per provare a definire prima di tutto l’orario del furto e poi cercare di agganciare qualche altra traccia dei percorsi fatti dai ladri per arrivare o allontanar­si dal palazzo. Quando si avrà un’idea più dettagliat­a degli oggetti rubati sarà possibile anche iniziare una ricerca negli ambienti della ricettazio­ne o dei compro-oro. L’analisi delle telecamere è stata fondamenta­le per arrivare all’arresto delle ladre che entrarono in casa del sindaco.

L’allerta

Se pure tutti i primi accertamen­ti lasciano pensare che l’«obiettivo» scelto dai ladri sia stato casuale, verranno fatte tutte le verifiche per avere la conferma di questa ipotesi, come già avvenne per il furto nel palazzo di Sala. Il sindaco all’epoca disse di essersi allontanat­o

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Tragedia La moto ancora a terra in via Lamarmora, luogo dell’incidente

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