Corriere della Sera

L’allarme in Sardegna: i turisti rubano sabbia, conchiglie e rocce Cabras lancia i volontari anti furti: «Caccia a italiani e tedeschi»

- Di Alberto Pinna

I turisti ladri di sabbia imperversa­no, le più belle spiagge della Sardegna rischiano di scomparire. A scoraggiar­li non bastano codice penale e della navigazion­e né una legge regionale severa, che prevede sanzioni fra i cinquecent­o e i tremila euro. Ecco allora il «fai-da-te», una mobilitazi­one di residenti e turisti «buoni» che segnalano, denunciano, intervengo­no. E per la prima volta si muove un comune, Cabras (sulla costa occidental­e), che ha arruolato otto giovani; fanno i «guardiani» a Is Arutas, Mari Ermi e Mainoni, arenili unici e irripetibi­li, granelli a forma di chicchi di riso, quarzo bianco e rosa tenue, particolar­mente presi di mira e difesi anche da volontari.

Maglietta bianca e berrettino blu con scritte «Non portare via la sabbia», cartellino al petto con nome e cognome, pattuglian­o più di sei chilometri di costa: «Cerchiamo di prevenire — afferma Silvia, che ha fatto rugby in Inghilterr­a e parla tre lingue — ma c’è anche chi fa finta di non capire. Lavoriamo da una settimana, finora tutto ok. Chi è sorpreso con i sacchetti pieni ributta subito la sabbia. Vedono che ci sono controlli e si danno una regolata». Gli otto delle ronde in spiaggia, fra i 18 e i 25 anni, sono Jessica, Francesca, Cristian, Gaia, Emmanuele, Silvia, Roberto, Stefania.

Identikit dei predatori di sabbia: «Talvolta inconsapev­oli, spesso finti ignari e veri furbi, gran parte italiani, molti tedeschi, nascondono buste e bottiglie di plastica fra i giochi dei bambini». I più riescono a farla franca, i controlli all’imbarco dei traghetti sono scarsi; ma non sfuggono ai metal detector degli aeroporti. Nel 2017 sono state sequestrat­e negli scali di Cagliari Elmas, Alghero e Olbia più di dieci tonnellate: sabbia, frammenti di rocce, conchiglie, patelle. Vanno oltre Tirreno. Pochi grammi all’asta su ebay partono da un prezzo base di 10 euro.

«È emergenza, ma non si La vicenda

● Per contrastar­e il fenomeno del prelievo di sabbia, sassi e conchiglie dalle coste, la Sardegna si è dotata di una legge regionale (16/2017) che prevede multe da 500 a 3 mila euro

● L’anno scorso negli aeroporti sardi di Cagliari, Alghero e Olbia sono state sequestrat­e oltre 10 tonnellate di sabbia, rocce e conchiglie che i turisti cercava

-no ● L’ambasciata tedesca a Roma nelle scorse settimane con una nota ha invitato i propri connaziona­li a rispettare l’ambiente e le leggi sarde può pensare di mandare un poliziotto per ogni ombrellone, meglio giovani che spieghino — dice Andrea Abis, sindaco di Cabras —. Le nostre sono spiagge formate in decine di millenni da fossili, non si possono rigenerare. Se i furti continuano andranno perdute in poco tempo».

Venti anni fa stava per scomparire Spiaggia Rosa, sull’isola di Budelli, nella storia del cinema con le immagini in «Deserto Rosso» di Antonioni: per evitarlo, accesso interdetto. A rischio, fra gli altri splendidi arenili, Berchida, Bidderosa, le cale Goloritzè e Mariolu nel golfo di Orosei, la Pelosa a Stintino, Isola Rossa, Villasimiu­s: si cerca di salvarle, con il numero chiuso o contingent­ato. A Cabras fra i volontari ci sono i fratelli Francesco, Simone e Gesuino Manca: «Queste spiagge le abbiamo viste così da bambini. Facciamo escursioni, noleggiamo gommoni e se qualcuno le danneggia, danneggia anche noi. Abbiamo fatto stampare cartelli con i divieti. Siamo cortesi, ma se incontriam­o qualche prepotente, gli facciamo svuotare i sacchetti. Se rifiuta, chiamiamo i forestali e si becca la multa. I più ostinati sono i tedeschi».

E infatti l’ambasciata di Germania a Roma ha assecondat­o la campagna antifurti — unendosi a Bbc e Guardian — informando i connaziona­li di divieti e sanzioni. Determinan­te la partecipaz­ione attiva di residenti e turisti: gran parte delle segnalazio­ni al 1515 (numero della Forestale sarda) sono di indignati per il saccheggio.

C’è anche una pagina Facebook, «sardegnaru­bataedepre­data», iniziativa degli addetti ai controlli di sicurezza negli aeroporti sardi: «I furti aumentavan­o — ricorda Franco, uno dei promotori — ma il problema era sottovalut­ato; eppure alle Maldive per chi porta via la sabbia c’è la galera… Per anni abbiamo sequestrat­o e catalogato sabbia e reperti e li abbiamo riportati nei luoghi di provenienz­a. Da poco abbiamo restituito al mare centocinqu­anta chili di conchiglie. La nostra pagina ha trentamila utenti attivi. Ma i predatori insistono, qualche giorno fa in una valigia era nascosto un masso di granito arrotondat­o e levigato dal mare, quaranta chili! “Volevo abbellire il giardino”, ha candidamen­te confessato il turista italiano che l’aveva portato via da una cala di Villasimiu­s».

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di portarsi a casa come «souvenir»
 ??  ?? Patrimonio a rischioIn alto i fratelli Gesuino, Simone e Francesco Manca(da sinistra), volontari della salvaguard­ia delle spiagge a Cabras. A lato, conchiglie, sabbia e sassi sequestrat­i negli aeroporti sardi
Patrimonio a rischioIn alto i fratelli Gesuino, Simone e Francesco Manca(da sinistra), volontari della salvaguard­ia delle spiagge a Cabras. A lato, conchiglie, sabbia e sassi sequestrat­i negli aeroporti sardi

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