Facebook, gli adolescenti in calo del 40% in Italia
Eppure sta accadendo. Facebook, che ha costruito la propria fortuna soprattutto come «diario pubblico» per adolescenti, oggi non è più un social per giovanissimi, è meno attraente per i giovani, si conferma solo fra gli utenti più «maturi». La sua geografia anagrafica sta cambiando, almeno così appare in Italia secondo le stime di Vincenzo Cosenza, che sul blog Vincos.it promuove un Osservatorio sui social media nel nostro Paese. Sicuramente gioca la concorrenza degli altri social come Instagram (acquisito da Facebook nel 2012 ma conservato come «marchio indipendente») che secondo Blogmeter è cresciuto in un anno del 6% spopolando proprio fra i giovanissimi. Del resto è elevata l’esposizione dei social a diventare prodotti maturi relativamente in fretta. E c’è il sospetto sia proprio l’ infedeltà fra i junior ad aver concorso al rallentamento indicato da Facebook nell’ultima trimestrale, con 3 milioni di utenti giornalieri persi in Europa.
In Italia il social guadagna ancora in pubblico, in 12 mesi gli utenti attivi sono cresciuti di un milione a 25. Ma ha perso seguaci fra i più giovani: gli adolescenti sono calati del 40%. E nella fascia tra i 13 e i 29 anni hanno «lasciato» 2 milioni di utenti. Non si tratta di una novità assoluta, almeno per i 1318enni, però è visibile che la tendenza registra un’accelerazione: lo scorso anno il calo dei teenager si era fermato al 5%.