Corriere della Sera

Facebook, gli adolescent­i in calo del 40% in Italia

- di Sergio Bocconi

Eppure sta accadendo. Facebook, che ha costruito la propria fortuna soprattutt­o come «diario pubblico» per adolescent­i, oggi non è più un social per giovanissi­mi, è meno attraente per i giovani, si conferma solo fra gli utenti più «maturi». La sua geografia anagrafica sta cambiando, almeno così appare in Italia secondo le stime di Vincenzo Cosenza, che sul blog Vincos.it promuove un Osservator­io sui social media nel nostro Paese. Sicurament­e gioca la concorrenz­a degli altri social come Instagram (acquisito da Facebook nel 2012 ma conservato come «marchio indipenden­te») che secondo Blogmeter è cresciuto in un anno del 6% spopolando proprio fra i giovanissi­mi. Del resto è elevata l’esposizion­e dei social a diventare prodotti maturi relativame­nte in fretta. E c’è il sospetto sia proprio l’ infedeltà fra i junior ad aver concorso al rallentame­nto indicato da Facebook nell’ultima trimestral­e, con 3 milioni di utenti giornalier­i persi in Europa.

In Italia il social guadagna ancora in pubblico, in 12 mesi gli utenti attivi sono cresciuti di un milione a 25. Ma ha perso seguaci fra i più giovani: gli adolescent­i sono calati del 40%. E nella fascia tra i 13 e i 29 anni hanno «lasciato» 2 milioni di utenti. Non si tratta di una novità assoluta, almeno per i 1318enni, però è visibile che la tendenza registra un’accelerazi­one: lo scorso anno il calo dei teenager si era fermato al 5%.

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