Cst, officina dei debiti Adesso punta sui prestiti alle pmi
Recuperare i crediti dalla pubblica amministrazione non è semplice. Se si è una piccola azienda o un professionista, diventa un dispendio di energie significativo. Ma sono un peso anche per gli enti pubblici, che devono gestirli direttamente. Per questi motivi è nata Officine Cst nel 2004. Per aiutare sia chi deve dei soldi che i debitori. La recente acquisizione da parte del fondo Cerberus del 57% della società «non minerà la nostra autonomia, anzi cominceremo anche a investire». Lo spiega Giampiero Oddone, fondatore della società e amministratore delegato. Che prosegue: «Abbiamo iniziato nel 2004, lavorando in esclusiva con Deutsche Bank Londra per gestire i crediti in campo sanitario, e per loro abbiamo creato il nostro primo software». Negli anni successivi il business si è allargato: nel primo anno la gestione dei crediti è stata di circa 640 milioni, da allora la società ha gestito un volume di 16 miliardi di euro ed è passata a gestire le cessioni dei crediti Iva. Come funzionano? Secondo il Codice Civile, un credito può essere ceduto sia a titolo oneroso che gratuito. Quindi c’è un margine di guadagno per la banca che se ne fa carico. Per portare a termine la cessione serve un atto autenticato, da un notaio o da un ente pubblico. In questo modo il debitore può ottenere liquidità in modo più rapido. E questo è valido soprattutto per quello che riguarda i crediti della pubblica amministrazione. Così nel 2006 è stato per la gestione di un pacchetto di 715 milioni di euro per conto della Regione Piemonte, dati a un gruppo di banche comprendente Deutsche Bank, Depfa, Banca Imi e Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo. Dal 2009 il gruppo gestisce anche i crediti per le piccole e medie imprese che, secondo Oddone, «non hanno una struttura per star dietro a queste operazioni». E non ce l’hanno liberi professionisti come ingegneri e architetti, seguiti da quest’anno da Officine Cst, per cui il credito è di qualche migliaio di euro, che può essere decisivo per la sopravvivenza di un piccolo studio. Conclude Oddone: «Lavorando in modo integrato tra debitori e creditori riusciamo a dare un servizio migliore ai nostri clienti. Che sono per la maggior parte soggetti piccoli».