«Nessun rinforzo? Aspettiamo il campo»
De Laurentiis si fida di Ancelotti e attacca: «Nelle curve c’è una frangia pericolosa»
Carlo Ancelotti resta il suo top player, senza se e senza ma. Toccherà a lui far tesoro del «patrimonio Napoli» e contribuire alla sua ulteriore crescita. Ne è talmente convinto il presidente Aurelio De Laurentiis che non sta al «gioco» del qual è il club di vertice che ha fatto il miglior mercato? «Aspettiamo il campo e poi parliamo. Dico solo che mi piace il Milan di Gattuso e Leonardo, mi fa piacere che siano tornati competitivi. Il Napoli era ed è una squadra forte — dice — reduce dal record dei 91 punti della scorsa stagione. Non avevamo necessità di stravolgere, con Ancelotti siamo stati d’accordo da subito. Rivoluzionare avrebbe comportato un periodo maggiore di adattamento. Certo, il cambiamento della guida tecnica comporta comunque un rodaggio. E al nuovo Napoli concedo sette, otto giornate di tempo dall’inizio del campionato».
Alla vigilia della sfida d’esordio contro la Lazio, il presidente De Laurentiis fa da scudo al suo allenatore. «Calma e pazienza — aggiunge — non facciamoci prendere dalla frenesia. Questa squadra è un cantiere, diamole tempo». Si rivolge alla tifoseria, ma tiene a un distinguo. «Rispetto i tifosi veri, quelli che amano la maglia incondizionatamente, ma c’è una frangia pericolosa nelle curve che mi attacca. Non ho mai negato di fare impresa, di distinguere il cuore dalla ragione. Ma non tollero le posizioni estreme di una parte che mi ha messo striscioni contro quando il mercato non era ancora aperto. Non serve fare i perbenisti, queste frange esistono in tutti gli stadi e il capo della polizia Gabrielli lo sa. Ed è ipocrita scandalizzarsi».