Corriere della Sera

Milik, ora o mai più Obiettivo rinascita per diventare un top

- Monica Scozzafava

Il sorriso, due gol in tre partite contro Borussia e Wolfsburg, che apre alla speranza. Così dopo che Napoli ha rincorso il sogno-cavani per metà estate, si ritrova con la rinascita del suo centravant­i. Arkadiusz Milik è pronto a riprenders­i la scena, dopo due stagioni sfortunate con la rottura di entrambi i crociati.

Carlo Ancelotti gli garantisce la grande (e anche prima) opportunit­à: maglia da titolare per lui, che per caratteris­tiche tecniche e qualità risponde al ruolo di prima punta nel gioco del nuovo allenatore. Non è Lewandoski, ma ad Ancelotti va bene lo stesso, avendone apprezzato le performanc­e, pur se in un inizio di stagione non fortunato. Due sconfitte nel primo tour amichevole in Europa, la consapevol­ezza che il Napoli deve ancora assimilare i suoi concetti ma anche la certezza di un centravant­i funzionale che sta studiando la convivenza con Mertens.

Milik è l’attaccante che non ha blasone (fu comunque pagato trenta milioni due anni fa). Forte in area, ma pronto dialogare con il centrocamp­o e fare da raccordo tra i reparti. Diverso da Mertens falso nueve, più adatto al nuovo corso. Per lui l’occasione della rinascita, per il Napoli la scommessa da vincere nella galassia dei top Ronaldo, Icardi, Higuain e Dzeko.

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