Corriere della Sera

Pastore, il ritorno Ma il «Flaco» può fare la mezzala?

- Luca Valdiserri

Walter Sabatini ha sempre avuto una passione calcistica per Javier Pastore. Lo portò ventenne al Palermo (69 presenze e 14 gol in due stagioni) e lo avrebbe rivoluto alla Roma dopo la cessione con plusvalenz­a da 35 milioni al Paris Saint Germain (186 presenze e 29 gol in Ligue 1, in sette stagioni).

È stato Monchi, invece, a riportare il «Flaco» in Italia e a scommetter­e su di lui per il salto di qualità definitivo della Roma. Pastore dovrebbe essere il creativo che innesca i tanti attaccanti — Dzeko, Schick, Under, Kluivert, El Shaarawy e Perotti — per alzare il numero di gol. La Roma, nel campionato scorso, con 61 reti ha avuto il quinto attacco del torneo. E Monchi, per un quasi trentenne, ha speso parecchio: 24,7 milioni di euro.

Sulla tecnica di Pastore non ci sono dubbi. Ma il suo ruolo? Javier è un trequartis­ta nato, che dà il meglio di sé dietro a due punte, ma nel 4-3-3 di Di Francesco deve giocare mezzala. L’acquisto di N’zonzi può essere visto anche in questa chiave: c’è bisogno di muscoli per reggere un centrocamp­o con il «Flaco».

La scommessa è da leggere anche in chiave Nazionale (29 presenze e 2 gol, ultima partita Argentina-venezuela il 5 settembre 2017). L’albicelest­e è tutta da ricostruir­e dopo il flop a Russia 2018, Pastore può sperare.

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