Atlantia recupera Ma ora si attende l’effetto revoca Il faro della Consob
Atlantia, la holding che controlla Autostrade per l’italia, ieri ha recuperato in Borsa il 5,68% dopo aver ceduto oltre un quarto della capitalizzazione fra martedì e giovedì. Ora l’attesa, per quanto riguarda il titolo, è per la riapertura di Piazza Affari lunedì dopo che ieri, a Borsa chiusa, è stato reso noto che il ministero delle Infrastrutture ha avviato la procedura per la decadenza della concessione. In relazione a iniziative imminenti e in vista dei consigli straordinari di Autostrade e Atlantia ieri (come riportato da Lettera43) si sono incontrati a Milano Marco Patuano, amministratore delegato di Edizione, la cassaforte dei Benetton che controlla Atlantia con il 30,2%, Giovanni Castellucci, ad di Atlantia e Autostrade, e Fabio Cerchiai, presidente delle tre società.
E si muove la Consob: l’authority ha avviato accertamenti martedì, quando Atlantia ha ceduto il 5,4%, e a maggior ragione dopo che giovedì in preapertura l’azione è arrivata a perdere fino al 50% per poi risalire chiudendo con un ribasso del 22%. La commissione intende capire chi ha mosso il titolo, se gli scambi siano stati diffusi o concentrati e la coerenza dei movimenti rispetto ai flussi informativi. Anche in relazione a dichiarazioni provenienti dal mondo politico al quale la Consob ha già diretto un richiamo di attenzione, invitando a evitare affermazioni pubbliche «price sensitive» soprattutto a Borsa aperta.
L’attenzione è alta, inoltre, da parte delle agenzie di rating. Moody’s potrà «riesaminare le implicazioni» sulla valutazione in caso di atti formali da parte del governo che danneggino il gruppo. Ora bisognerà vedere se procederà di conseguenza. S&P, dopo aver posto in «negative watch» i rating di Atlantia e controllate, ha indicato che per il momento il giudizio su Abertis, la società spagnola acquisita da Atlantia e Acs-hochtief, potrà restare invariato anche in caso di un ribasso di un «gradino» del gruppo italiano.