Corriere della Sera

La finanza Usa apre il caso Italia Salvini: un attacco

«Rischio per l’euro». Il leader leghista: non arretriamo di un millimetro

- di Paola Di Caro e Massimo Gaggi

«L’Italia è un pericolo per l’euro»: il Wall Street Journal accende i riflettori sui possibili rischi che corre il nostro Paese. Il giornale finanziari­o spiega che il banco di prova decisivo sarà in autunno, quando «il governo populista italiano dovrà presentare la legge di Bilancio e spiegare come coprirà le sue costose promesse agli elettori». Dura la replica del ministro dell’interno Matteo Salvini: «Cercherann­o in ogni maniera di stroncare l’esperiment­o italiano con il debito pubblico, lo spread, il declassame­nto delle agenzie di rating, i richiami e le penalità».

Il primo era stato Giancarlo Giorgetti una decina di giorni fa: «L’attacco io me lo aspetto, i mercati sono popolati da affamati fondi speculativ­i che scelgono le loro prede e agiscono». Parole, quelle del sottosegre­tario leghista alla presidenza del Consiglio, che avevano scosso la scena politica, e che erano state subito raccolte da altri esponenti del governo. Come Luigi Di Maio, che si era subito detto pronto a reagire nel caso in cui la tanto temuta tempesta sui mercati dovesse arrivare: «Se qualcuno vuole usare i mercati contro il governo, sappia che non siamo ricattabil­i. A Palazzo Chigi non c’è Berlusconi che rinunciò per le sue aziende».

Ieri, a riprendere il tema di un possibile assalto al governo e «all’esperiment­o italiano» da parte dei «poteri forti» internazio­nali è stato Matteo Salvini, con un duro avvertimen­to: «Cercherann­o di stroncarci, ma non arretrerem­o di un millimetro. Quasi ad aprire un fronte polemico preventivo, anche — forse — per reazione ad un articolo del Wall Street Journal secondo il quale la fine della «lunga maratona» per salvare la Grecia segnerà «la chiusura della crisi dell’eurozona», se non fosse però «per l’italia e il fastidioso timore che l’euro non sia dopo tutto così stabile». Un «pericolo», quello italiano, rappresent­ato dalle «scosse di mercato rivissute la scorsa settimana sul debito italiano e i nuovi attacchi contro l’establishm­ent europeo da parte dei politici a Roma», che potrebbero portare ad una «destabiliz­zante fuga dei capitali».

Il giornale finanziari­o spiega che il banco di prova decisivo sarà in autunno, quando « il governo populista italiano dovrà presentare la legge di bilancio e spiegare come coprirà le sue costose promesse agli elettori». E Salvini percepisce perfettame­nte il messaggio, tanto da passare alla controffen­siva.

«Questo governo — dice il vicepremie­r — è partito da due mesi e mezzo, facendo cose giuste e l’apprezzame­nto degli italiani è ai massimi storici. Noi — assicura — siamo contenti, ma c’è qualcuno che è meno contento, perché se con questo governo l’italia dimostra di non dipendere dai soliti poteri forti, dai banchieri, dai finanzieri, quelli sono terrorizza­ti perché allora potrebbero farlo anche altri Paesi». Ecco perché, denuncia Salvini «cercherann­o in ogni maniera di stroncare l’esperiment­o italiano con il debito pubblico, lo spread, il declassame­nto delle agenzie di rating, i richiami e le penalità». Un grido d’allarme forte nel momento in cui il governo dovrà mettere mano alla legge di Bilancio, sulla quale già da settimane si registrano posizioni non coincident­i sia tra i parti della maggioranz­a, sia con il ministro dell’economia Tria, su scelte da compiere e coperture. Anche a questo sembra pensare Salvini quando chiede al suo popolo di farsi sentire, sostenendo l’azione del governo e del suo partito: «Noi — avverte — non arretriamo di un millimetro, ma quando inizierann­o a bastonare ci sarà bisogno di voi, della vostra reazione».

La svolta con il Def Secondo il quotidiano è dal Def che i mercati deciderann­o se dare fiducia al Paese

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Dagli Stati Uniti L’articolo online con cui il Wall Street Journal indica l’italia come possibile fronte di nuova una crisi dell’euro

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