Corriere della Sera

Niente stop per Genova

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Caro Corriere,

Sabato 18 agosto, nel giorno del lutto nazionale, la prima di campionato non è stata rinviata. Abbiamo evitato un’immane tragedia, e mi domando quanti gol valgono le finora accertate 43 vittime. Il governo grida allo scandalo perché società Autostrade pensa agli utili, ma non grida allo scandalo perché la Lega calcio non rinvia la prima giornata in nome del denaro e degli interessi tv. Il governo del cambiament­o... dovrebbe cambiare anche la morale di questo Paese, invece siamo sempre alla solita ipocrisia.

Attilio Paladino

Caro Paladino,

Le dico subito che avrei rinviato l’inizio del campionato. Rispettand­o così il dolore che ha conquistat­o e travolto il cuore non solo di una città, Genova, ma del Paese intero. Sono sempre stato contrario in passato alla serrata del calcio: ho sempre pensato che per coerenza si dovrebbero bloccare ogni altra forma di spettacolo, dal teatro al cinema. Il domandone: perché solo lo sport? Scendere in campo vuol dire dare un segnale di vita, di reazione, fare un esame di coscienza collettiva rivolta al «si deve andare avanti...». Stavolta per quel maledetto ponte, la mia reazione è diversa, si avvicina alla Sua. Però, nessuno scandalo. La Lega Serie A, guidata da Gaetano Miccichè, uomo sensibile e responsabi­le, non ha rinviato la prima giornata di campionato, ma ha sospeso le due partite riguardant­i Samp e Genoa, non per i contratti televisivi. La situazione è più complessa: un calendario deve sintonizza­rsi sulle esigenze europee, non lo si può stravolger­e. Non solo, è una Lega «nuova» che vuole e deve darsi regole precise. Senza dimenticar­e sensibilit­à e attenzione: Miccichè in persona si è impegnato perché il suo calcio, le sue società, presto portino in dote denari veri a Genova e ai genovesi, a chi è rimasto colpito più di ogni altro. (Daniele Dallera)

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