Corriere della Sera

La lunga estate del collezioni­smo

Prorogata fino al 2 settembre la mostra dedicata alle 130 opere della raccolta Cavallini Sgarbi

- di Ida Bozzi

Oltre quarant’anni di collezioni­smo d’autore, circa 130 opere tra dipinti e sculture che percorrono la storia dell’arte italiana dal Quattrocen­to a metà del Novecento: prorogata fino a domenica 2 settembre, resta aperta nelle stanze del Castello Estense di Ferrara la mostra La collezione Cavallini Sgarbi. Da Niccolò dell’arca a Gaetano Previati. Tesori d’arte per Ferrara.

Ideata e promossa dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi, curata da Pietro Di Natale (catalogo La nave di Teseo), l’esposizion­e è frutto della passione per l’arte di Vittorio Sgarbi e della madre Caterina «Rina» Cavallini, con il padre Giuseppe Sgarbi.

«Mi ha riempito di gioia che la mostra — commenta Elisabetta Sgarbi —, con le sue 130 opere, abbia spostato un poco più avanti, al 2 settembre, il momento in cui dovrà abbandonar­e il Castello Estense. È come se l’anima dei miei genitori vivesse in quelle sale, e spero che attraverso l’impegno di noi figli e grazie ai visitatori, numerosi anche nei mesi estivi, la città rifletta seriamente sulla possibilit­à di offrire alla Collezione una sede permanente».

Di secolo in secolo, il percorso affianca personalit­à ferraresi e di altre zone: artisti attivi tra Quattrocen­to e Cinquecent­o a Ferrara, come Antonio Cicognara, Nicolò Pisano, o autori d’altra provenienz­a come Liberale da Verona o il veneziano Lorenzo Lotto; per arrivare al Novecento con Gaetano Previati, Filippo de Pisis e molti altri. Animata da eventi, come le letture di Laura Morante, Ermanno Cavazzoni e altri (ci sarà Marcello Simoni il 31 agosto), la mostra si è arricchita in questi mesi di varie opere tra cui lavori di Pietro Martire Neri e Giovan Battista Crema.

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Una delle opere in mostra: Nicolò Pisano, Sacra Famiglia (1515)

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