Dopo il debutto choc Dazn si risolleva ma troppe difficoltà anche per la seconda
Sicuramente meglio, decisamente meglio, rispetto al debutto con buchi neri e viaggi nel tempo che ha reso la visione di Lazio-napoli un’esperienza mistica. Ma anche la diretta di Sassuolo-inter, seconda partita di serie A trasmessa da Dazn, ha dovuto dribblare problemi tecnici come nemmeno Maradona in mezzo alla difesa inglese al Mondiale ’86.
Chi si è «accontentato» di tifare davanti al monitor di un computer, oppure sforzando gli occhi con tablet e smartphone, ha potuto vedere il match in modo decoroso, anche se l’alta definizione (alla quale ormai siamo abituati) è un’altra cosa. Con i propri tempi, però: rispetto alla visione su tv smart, la partita era in ritardo di circa un minuto, perché sincronizzare lo streaming è impossibile. Così nei condomini si saranno sentiti a ogni azione esultanze o insulti a macchia di leopardo. Quanto alla partita in tv, per molti la sorpresa di un commento fuori sincronia, con il telecronista ad annunciare il gol di Berardi mentre già i giocatori interisti stavano riportando il pallone a metà campo.
Un lusso però rispetto alla debutto di sabato, uno «streaming test» su scala nazionale per la banda larga del nostro Paese che, purtroppo, è stato in gran parte un esperimento fallito. Colpa non solo di Dazn, sia chiaro — anche se secondo molti avrebbe dovuto fare di più in sede di upload — ma pure dello stato della banda larga in Italia. Sabato non si è salvato neanche chi pensava di essere a cavallo perché dotato di una connessione in fibra a 1 Gigabit. Caporetto per chi usava i device per rendere smart le tv, poco meglio per gli utilizzatori di pc e tablet. Microscatti, squadrettamenti, mancanza di fluidità, buchi neri compensati dalla voce di Pierluigi Pardo che rimpiazzava la telecronaca con la radiocronaca. E, tra il 60’ e il 70’, l’esperienza surreale del viaggio nel tempo: immagine che saltava da un minuto all’altro per ritornare di nuovo sempre, inesorabilmente, al 61’.
A Dazn si dichiarano soddisfatti del debutto: «Sappiamo che sabato sera alcuni utenti, una piccola parte delle centinaia di migliaia di spettatori, hanno registrato delle interruzioni. Siamo intervenuti prontamente e abbiamo risolto la situazione. Complessivamente, il risultato del weekend è positivo. Tuttavia vogliamo continuare a migliorarci e stiamo lavorando per perfezionare il servizio». Perché il primo esperimento, va detto, è andato male: server in difficoltà, content delivery network (la rete di consegna dei dati) che si satura, nodi della rete che entrano in crisi, varie reti locali che funzionano male. Ieri i primi segnali di crescita si sono visti. Ma il flop di sabato dovrebbe far riflettere sul livello di sviluppo della banda larga in Italia. Probabilmente insufficiente, come ha dimostrato il primo utilizzo contemporaneo di massa della broadband nel nostro Paese.