F1, sedili che scottano:
Riparte il duello Ferrari-mercedes, Raikkonen in pole per il 2019. Ipotesi Haas per il giovane Leclerc
Il duello Hamilton-vettel, prima di tutto. Ma non solo quello. La F1 riaccende i motori dopo la pausa estiva e al circuito di Spa-francorchamps, uno dei pochi residui di un «classico» motoristico sempre più annacquato nel tempo, chiede di avviare la decifrazione della lotta per il Mondiale. Dopo il Gp del Belgio — dove il confronto tra Mercedes e Ferrari sarà globale, dalle power unit fino alla tenuta delle gomme — seguirà il Gp d’italia in una Monza nella quale il Cavallino spera di galoppare di buona lena, senza essere più sotto scacco. Poi il circus riprenderà le vie del mondo extraeuropeo e in tre mesi ci dirà se il Rosso ha finalmente sorpassato l’argento.
Ma tra le colline di Spa riprenderà pure il Mondiale del mercato: dopo il rinnovo di Valtteri Bottas, che ha sigillato per un altro anno il posto (pregiato) alla Mercedes, pareva statico, anzi quasi chiuso. Invece la rinuncia di Daniel Ricciardo alla Red Bull per passare alla Renault — soluzione provvisoria? — e l’addio di Fernando Alonso alla Mclaren e alla F1 hanno creato i presupposti per una nuova mano di domino. In questo scenario aggiungiamoci pure la tragica scomparsa di Sergio Marchionne. La riflessione è semplice: con il presidente ferrarista ancora in vita, Kimi Raikkonen sarebbe stato ancora riconfermato oppure si sarebbe puntato su Charles Leclerc, pilota della Ferrari Driver Academy prestato all’alfa Sauber? Tanti pensano che sarebbe giunto il momento del monegasco. Invece ora tutto congiura a favore di Raikkonen, il compagno più gradito da Sebastian Vettel: l’annuncio arriverà già in Belgio o si aspetterà Monza? (Ap)
Leclerc, comunque, dovrebbe lasciare la Sauber: per lui si prospetta la Haas, al posto del deludente Romain Grosjean e con la missione di fare esperienza in una squadra più forte. Alonso alla Mclaren sarà sostituito da Carlos Sainz e a suo fianco potrebbe non avere Stoffel Vandoorne (tira aria di foglio di via) ma Lando Norris, pupillo del team principal Zak Brown che ne è pure il manager.
Pierre Gasly è poi il primo candidato a sostituire Ricciardo sulla futura Red Bull Honda, rendendo però fluida la situazione nella «controllata» Toro Rosso: se non terrà Brendon Hartley, il team di Faenza avrà due piloti da rimpiazzare. Ma sul Mondiale incombe soprattutto la possibile mossa del padre di Lance Stroll: infuriato con una Williams sprofondata nel buio più totale — il glorioso team potrebbe provare la carta Kubica —, è entrato in gioco per rilevare la Force India e di sistemare una scuderia che Vijay Mallya non è più in grado di gestire per i guai infiniti che sta avendo con la giustizia indiana. Ma questa operazione farebbe saltare il posto di Esteban Ocon, pilota sotto l’ala sia della Mercedes sia della Renault. Esteban è un ottimo talento, eppure rischia di restare a spasso. E qui forse ha ragione Alonso a parlare di F1 malata e su una brutta china.